Nella provincia di Piacenza, in
una piccola propaggine della Val Trebbia,
denominata Val Trebbiola, su di una solitaria
collina circondata dai vigneti sorge l’antico
torrione medioevale dove ha sede una bellissima realtà vitivinicola, La Stoppa, questa costruzione storica, oltre
ad essere il simbolo dell’azienda rappresentato sulle etichette dei vini,
incarna appieno la sua filosofia: l’opera dell’uomo che si fonde armoniosamente
con la natura.
In una calda domenica di Luglio, Elena Pantaleoni, titolare di La
Stoppa, mi ha condotto nella visita della sua azienda. Il suo intento è
valorizzare un territorio spesso maltrattato o poco considerato dai “grandi
esperti di vini”. Per poter esprimere al meglio il terroir dei Colli Piacentini,
Elena ha deciso di puntare sulla naturalità dei propri prodotti; naturalità
percepita come caratteristica per poter esaltare appieno le caratteristiche di
queste assolate e roventi colline. I vini di Elena sono biologici: inerbimento tra i filari, nessun trattamento se non
quelli naturali, nessun ricorso alla chimica in cantina. I risultati ottenuti
premiano questa decisione: i vini non hanno strane “puzze” o difetti e
soprattutto possiedono tutte le caratteristiche per poter durare a lungo. I vitigni
coltivati sono quelli tipici del territorio: Malvasia di Candia Aromatica, Barbera
e Bonarda, a cui si affiancano
alcuni vitigni internazionali, i vini prodotti non sono affatto semplici e
modesti, come qualcuno può pensare delle produzioni di questa zona, anzi ognuno
regala sensazioni e profumi particolari.
Mentre discorrevamo di tutto un
po’, dai vignaioli alla burocrazia, Elena ha voluto farmi assaggiare due annate
differenti dei nettari di punta dell’azienda per mostrarmi cosa intende lei per
territorio. Nei bicchieri il Macchiona
annate 2005 e 2007, ottenuto in egual misura da Barbera e Bonarda, e l’Ageno 2007 e 2008, il bianco a base di
Malvasia, Ortrugo e Trebbiano, dedicato al fondatore di La Stoppa, secco al
gusto ma dai profumi dolci di un passito. Se il filo conduttore dato dal tipo di
fermentazione e affinamento hanno unito i diversi assaggi, il territorio e la
tipicità dell’annata hanno esaltato invece le particolarità e le differenze
gusto-olfattive. In degustazione anche la bevibilissima Barbera della Stoppa e la meravigliosa Malvasia Passita Vigna del Volta.
Per concludere vi lascio con
questa bellissima frase di Elena: “Il territorio in cui opero è bellissimo,
poco valorizzato, ricco di castelli, fiumi dove si può fare il bagno, colline
dolci, ancora poco deturpato da brutture architettoniche, grande cucina e gente
semplice…”. Perchè non fare come me e andare visitarlo? Magari il 31 agosto in
occasione della rassegna Cinemadivino
(www.cinemadivino.net) quando nel giardino
della tenuta verrà proiettato l’interessante documentario Mondovino di Jonathan
Nossiter… Per il sottoscritto sarà certamente un’occasione da non perdere!
Info:
La Stoppa
Località Ancarano,
29029 Rivergaro (PC)
Tel.: 0523958159
Nessun commento:
Posta un commento