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giovedì 19 luglio 2012

La Stoppa, naturalità e tradizione in Val Trebbia

Testo e foto: Gabriele Merlo

Nella provincia di Piacenza, in una piccola propaggine della Val Trebbia, denominata Val Trebbiola, su di una solitaria collina circondata dai vigneti sorge l’antico torrione medioevale dove ha sede una bellissima realtà vitivinicola, La Stoppa, questa costruzione storica, oltre ad essere il simbolo dell’azienda rappresentato sulle etichette dei vini, incarna appieno la sua filosofia: l’opera dell’uomo che si fonde armoniosamente con la natura.
 
In una calda domenica di Luglio, Elena Pantaleoni, titolare di La Stoppa, mi ha condotto nella visita della sua azienda. Il suo intento è valorizzare un territorio spesso maltrattato o poco considerato dai “grandi esperti di vini”. Per poter esprimere al meglio il terroir dei Colli Piacentini, Elena ha deciso di puntare sulla naturalità dei propri prodotti; naturalità percepita come caratteristica per poter esaltare appieno le caratteristiche di queste assolate e roventi colline. I vini di Elena sono biologici: inerbimento tra i filari, nessun trattamento se non quelli naturali, nessun ricorso alla chimica in cantina. I risultati ottenuti premiano questa decisione: i vini non hanno strane “puzze” o difetti e soprattutto possiedono tutte le caratteristiche per poter durare a lungo. I vitigni coltivati sono quelli tipici del territorio: Malvasia di Candia Aromatica, Barbera e Bonarda, a cui si affiancano alcuni vitigni internazionali, i vini prodotti non sono affatto semplici e modesti, come qualcuno può pensare delle produzioni di questa zona, anzi ognuno regala sensazioni e profumi particolari.

Mentre discorrevamo di tutto un po’, dai vignaioli alla burocrazia, Elena ha voluto farmi assaggiare due annate differenti dei nettari di punta dell’azienda per mostrarmi cosa intende lei per territorio. Nei bicchieri il Macchiona annate 2005 e 2007, ottenuto in egual misura da Barbera e Bonarda, e l’Ageno 2007 e 2008, il bianco a base di Malvasia, Ortrugo e Trebbiano, dedicato al fondatore di La Stoppa, secco al gusto ma dai profumi dolci di un passito. Se il filo conduttore dato dal tipo di fermentazione e affinamento hanno unito i diversi assaggi, il territorio e la tipicità dell’annata hanno esaltato invece le particolarità e le differenze gusto-olfattive. In degustazione anche la bevibilissima Barbera della Stoppa e la meravigliosa Malvasia Passita Vigna del Volta.

Per concludere vi lascio con questa bellissima frase di Elena: “Il territorio in cui opero è bellissimo, poco valorizzato, ricco di castelli, fiumi dove si può fare il bagno, colline dolci, ancora poco deturpato da brutture architettoniche, grande cucina e gente semplice…”. Perchè non fare come me e andare visitarlo? Magari il 31 agosto in occasione della rassegna Cinemadivino (www.cinemadivino.net) quando nel giardino della tenuta verrà proiettato l’interessante documentario Mondovino di Jonathan Nossiter… Per il sottoscritto sarà certamente un’occasione da non perdere!





Info:
La Stoppa
Località Ancarano,
29029 Rivergaro (PC)
Tel.: 0523958159


lunedì 9 luglio 2012

il mio viaggio particolare

Questo Post è FUORI TEMA

A volte si viaggia anche stando fermi. Lo facciamo tutti, prima o poi.
Oggi tocca a me. 
Quando parti è per tornare, il piu' delle volte. 
Ho sempre visto il viaggio come un'occasione per vedere nuove cose, quello è ovvio, però, passando gli anni, mi sono accorta che per capire di che colore e forma è fatto il proprio piccolo mondo, occorre andare lontano, seprararsene e poi tornare per scorgere la novità in ciò che pensavamo fosse routine.

E' il mio caso ora che mi affaccio verso una nuova vita. No, non andrò lontano, non lascerò la mia patria natale e non dovrò dire addio ai miei cari. 
Sarà pure un cambiamento statico quello che mi riguarda, ma a mio parere è anche uno dei piu' difficili ed emozionanti della vita di una persona.
All'alba dei 30 (facciamo anche al tramonto), sto crescendo. Ho una nuova casa e un nuovo lavoro.
Piu' che un trasloco, il mio, come quello di molti altri, è un rituale di passaggio. Fortemente voluto da me e sicuramente anche doveroso, ma altrettanto malinconico per la consapevolezza di sapere che tutto ciò che è stato, non tornerà piu'.
Le mie valigie si faranno piu' grandi, giorno dopo giorno, nel tentativo di contenere tutti i ricordi della mia vita.

Auguratemi buon viaggio.


lunedì 2 luglio 2012

Entroterra Ligure. Animali, natura, Borghi medievali e mare. E un paio di bassotti



Eccomi di ritorno.
In tutti i sensi, sia sul blog che alla base.
Scusate la latitanza ma questo è un periodo davvero ricco di novità che devo cogliere al volo.
Posso anticiparvi solo che questa mia assenza è dovuta a faccende più o meno losche riguardanti la mia precarietà, la nuova casa che sta per essere finalmente inaugurata e tanti, tanti piccoli viaggi in arrivo che riguardano più che altro la nuova esperienza di Dog Trip.
Per ora vorrei rendervi partecipi di un bellissimo week end, che poi è quello che è appena terminato, passato fra l'entroterra ligure, affascinanti Borghi Medievali e ovviamente anche un pò di mare.
Per la prima volta nella mia vita, ho avuto l'occasione di dormire in un vero cottage immerso nel bosco, a Calice Ligure

La mia permanenza al B&B Filosofia dellaquotidianità voglio proprio raccontarvela e lo farò recensendolo al più presto perchè questo posto ha risvegliato una parte di me che si era assopita da tempo. Il contatto con la natura e tanti, tantissimi animali è stato davvero apprezzato sia da me che dal mio compagno e, inaspettatamente, anche dalla mia bassotta che, dopo un pò di titubanza inziale, si è lasciata andare al ritmo della vita di campagna. Purtroppo quest'esperienza è durata solo due giorni, ma l'importante per me è stato avere la certezza che posti del genere esistono dove meno te li aspetti.
Finale Ligure la conoscevo già. Una cittadina tranquilla, anche se abbastanza turistica ma che riesce comunque a mantenere un lato poetico riconoscibile soprattutto passeggiando per le sue viuzze interne. La spiaggia è sia libera che attrezzata e il Comune, ma ache alcuni bagni privati, mettono a disposizione delle famiglie con cani, alcuni spazi accessibili anche ai 4zampe.
La spiaggia libera comunale però (dove possono accedere anche famiglie con cani), è situata in una brutta posizione, vicino allo sfociare del fiume e proprio alle spalle di una fabbrica. La sporcizia è compresa nel prezzo. Proprio per questo, abbiamo deciso di passare poco tempo al mare e dedicarci alla visita di Finalborgo, delizioso borgo medioevale ai piedi di Calice Ligure dove abbiamo anche avuto la fortuna di trovare un ottimo localino da aperitivo "Tia Pepa" e dove abbiamo sorseggiato una spettacolare caipirinha allo zenzero e una birra artigianale “la Birra del Lupo”, accompagnati da stuzzichini molto invitanti.
Per la cena ci siamo diretti in un altro splendido Borgo: Borgio Verezzi. Recensirò presto anche il Ristorante in cui abbiamo mangiato, l'Agriturismo Da Casetta.


Prima di tornare a Calice, abbiamo fatto una bella passeggiata per Verezzi per ammirare il suo bellissimo panorama dal quale si riesce ad immortalare il tratto di costa ligure circostante.
La domenica mattina ce la siamo presi volontariamente molto comoda ed il tempo è piacevolmente passato chiacchierando con Elisa, la proprietaria del b&b Filosofia della quotidianità, in compagnia della sua famiglia e dei suoi gatti, di Ugo il bassotto, delle cavie peruviane, delle papere e dei tanti altri animali sparsi su tutti i 7 ettari di loro proprietà.
Nel primo pomeriggio, siamo già di ritorno per evitare il traffico pre finale europea.
Ovviamente, per pranzo, non ci facciamo mancare la tipica focaccia ligure in più sfaccettature (semplice, con cipolla, con pomodorini e con salsa di pomodoro).
Nel complesso possiamo dire di essere sopravvissuti piacevolmente a questo week end di caldo torrido.

Dog Trip 1: Caronte 0. Evviva!

Un pò di foto..


Bassotto Ugo
Un altro bassotto all'agriturismo Da Casetta
le Oche

Per vedere il reportage fotografico completo su fb clicca QUI
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