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martedì 31 gennaio 2012

Lampedusa con i miei occhi

Mille occhi si sono posati su Lampedusa, preziosa pepita dell'arcipelago delle Isole Pelagie.
Sguardi beati dei turisti affaccendati a piantare il loro ombrellone sulle spiagge dalla sabbia farinosa. Sguardi impauriti dei migranti che dalle loro barche vedevano quel lembo di terra come la salvezza. Sguardi spenti degli abitanti, sensazioni di chi per l'isola vive e per un lungo istante l'ha vista soffocare.
 
I miei occhi hanno visto una Lampedusa già crepata da questo triste fenomeno, che alle acque cristalline frapponeva il monumento di stracci*, simbolo di una realtà che a volerlo oppure no, si innalzava dagli scogli dell'arcipelago come a svelarne il triste risvolto. Lampedusa come via di mezzo, interstizio, confine fra vita goduta e tragedia.
Su di uno scoglio immagino una crema abbronzante abbandonata, poco lontana dal luccichio riflettente di una coperta termica.
La mia immaginazione vaga, aiutata dalle cronache dei media che si riferiscono agli episodi accaduti qualche tempo fa.
 
Nonostante tutto, i miei ricordi riportano fedelmente quello che i miei occhi videro qualche anno fa, nel 2008. Un tramonto impareggiabile ai piedi di un vecchio molo che sa di pesce. Cala Greca, Cala Croce, Cala Madonna e molte altre calette preziose. I nostri tour in motorino con il vento che accarezza piacevolmente la pelle ricoperta di salsedine. Un'isola vivibile che non è prepotente nel voler mostrare i suoi pregi e una natura che parla da sè.
Piacevoli passeggiate serali in via Roma, il corso principale che raccoglie in fila tutti i ristorantini del luogo. Il turismo poco sfacciato che risulta vincente.
La sabbia fredda della sera sulla quale ci posavamo per vedere meglio le stelle.
La gita in barca tutto intorno agli enormi faraglioni dai quali partivano le sfide ai tuffi e il mare che da azzurro diventa blu, così misterioso e pieno di fascino.
Infine la stupenda, impareggiabile Isola dei Conigli (nella foto introduttiva) che vale tutta la scarpinata che bisogna fare prima di poter posare lo sguardo su una vista davvero commovente e poi, una volta capito quello che spetta laggiù, la discesa che sembra infinita verso quel paradiso.
 
Giù fino a dove le tartarughe caretta caretta depongono le uova, rispettate sia dagli animalisti che dai turisti stessi, aspettando la schiusa per vedere quei mille puntini scuri raggiungere il mare schiumoso e caldo.

Questa è solo una piccola, piccolissima parte di quello che i miei occhi hanno visto e dei sentimenti che ho provato in questa terra. Parlo di una fra le cose belle che dell'Italia dobbiamo assolutamente preservare.

Ho alloggiato in: Residence Villette Nanny
Vai al reportage fotografico completo

*Il monumento degli stracci è un insieme di resti dei dispersi che il mare ha restituito e che un pescatore di nome Luciano (che vive su una spiaggia) ha raccolto e messo insieme. Luciano ci ha raccontato che ha ricostruito più volte questa sua "opera" un pò bizzarra, ma che puntualmente qualcuno gliel' ha distrutta per la vergogna di vederla lì.

domenica 29 gennaio 2012

D&D Consigli (Lombardia): La Sidreria

La storia di questo locale nasce molto tempo fa. Già in epoca romana si parlava di un piccolo negozio di alimenti, vini e stoffe che doveva servire ai bisogni dei viandanti.
Ex Osteria dell'Oppio, nel 1346, prendeva ilnome dal “Loppo”, l’Acero opalo o Loppo (Acer opulifolium) largamente diffuso nella zona.
Negli anni intorno al 1848, il generale austriaco Josef Radetsky frequentava abitualmente l'“Hosteria del Oppio", che era situata nelle vicinanze della polveriera. Di giorno nel locale si ritrovano a bere e mangiare i suoi uomini, mentre di notte, intorno agli stessi tavoli si davano convegno giovanotti armati di moschetto con la coccarda tricolore sul cappello, quelli che poi presero parte alle cinque giornate di Milano.
Oggi  "La Sidreria"  rinnova la tradizione di locanda storica riproponendo una bevanda un tempo diffusa in tutto il nord Italia : il sidro.
Il locale è accogliente ed entrando si sente un gran vociare..sono le risate allegre dei commensali che brindano a suon di calici di sidro. Il sidro e' una bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione della spremitura di mele, ha sapore dolciastro-amarognolo, a seconda delle modalità di produzione, e puo' raggiungere dai 4 agli 8 gradi alcolici.
Conosciuto fin dai tempi più antichi in tutto il mondo, molto apprezzato nei paesi dell’area celtica, dall’Irlanda alla Normandia, vede tra i maggiori produttori la Bretagna e le Asturie.
Oggi in commercio si trovano diversi tipi di sidro: il sidro dolce, poco alcolico, molto spumeggiante, dal sapore fruttato, si accompagna abitualmente ai dolci; il sidro secco, piu' o meno gasato, si accompagna a carne e pesce; infine il sidro tradizionale, amarognolo, piu' alcolico, si puo' servire anche con formaggi stagionati e saporiti.
Alla sidreria vengono portate in tavola le bottiglie di sidro secco, simile a spumante e a proprio piacimento ci si può servire direttamente dalla grande botte che contiene il sidro dolce. Il menù è molto ricco e cambia mensilmente, offrendo specialità d'ogni parte d'Italia.
Con 25 euro si applica la formula all you can eat, ma con la sola differenza che il cibo è veramente di qualità. 
Molto simpatica la padrona, nonché cuoca, che con grembiule e retina per capelli, passa fra i tavoli ad accertarsi che tutti i clienti siano soddisfatti.
La sidreria è un ambiente goliardico, ideale per passare una piacevole serata fra amici.

Il menù di gennaio
Sidro di mele
Polpettine di melanzane e pecorino
Insalata di mele
Tortino con broccoletti e ricotta
Cavolfiori al forno
Zuppa di verza,lardo e bucce di patate
Risotto con zucca,mele e scamorza
Gnocchi di pane al burro e salvia
Petto di pollo con gorgonzola e radicchio
Budino di arancia
Tartufini al cioccolato
Crema di mascarpone al Calvados

il menù di febbraio
Sidro di mele
Polpettine di ricotta al sugo
Insalata di mele
Polenta al forno con salsiccia
Tortino con provolone e radicchio
Zuppa di zucchine con guanciale croccante
Risotto con carciofi,camembert e zafferano
Gnocchi di barbabietole
Costine di maiale al balsamico di mela
Bastoncini al cocco
Budino di mela
Crema di mascarpone al Calvados

MAGGIORI INFO:

Via Corelli 31
20134 Milano
Tel. 027496017
info@lasidreria.it
http://www.lasidreria.it/

Orario di Apertura 19,00 - 24,00
CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE
CHIUSO LA  DOMENICA



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venerdì 27 gennaio 2012

EX AND THE CITY..UNCONVENTIONAL VALENTINE'S DAY - MILANO

!!!ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO NON E' ADATTO A PERSONE INNAMORATE, FACILMENTE IMPRESSIONABILI E SUPERSTIZIOSE. TORNA EX AND THE CITY, IL MERCATINO SENTIMENTALE DELL'USATO SICURO!!!

Non posso vivere senza di te. Quest'anello è per coronare il nostro grande amore. Una cornice a forma di cuore con noi due che ci baciamo. San Valentino è alle porte. Cenetta romantica e cioccolatini in regalo.
Immagino le smorfie contratte dei single incalliti, di chi ha lasciato, o di chi puntualmente cerca di tornare a galla dopo l'ultimo flirt naufragato. Non è di per sé il 14 febbraio a dare sui nervi in questi casi, ma l'aria che si respira nei giorni che lo precedono. Sarà pure vero che San Valentino è la festa di ogni cretino, ma questo detto ormai stantio, chissà perché, non riesce proprio a consolarci.
Niente paura, soprattutto per chi bazzicasse nelle parti di Milano nel week end fra l' 11 e il 12 febbraio: quest'anno c'è EX AND THE CITY, il mercatino per chi si vuole prendere una bella rivincita sui propri ex.
Cos'è, ve lo vado subito a spiegare.
L'Associazione Unconventionall Gens (composta da brillanti geni del male) l'ha pensata fino in fondo. Ebbene si, per disfarvi degli inutili e fastidiosi regali dei vostri ex, potrete alleggerirvi il cuore vendendo gli oggetti che fanno parte di un passato che volete dimenticare. Allo stesso tempo potrete comprare a prezzi super convenienti ogni tipologia di cosa che, state pur sicuri, chi mette in vendita vuole certamente sbolognare.
Ovviamente per chi ancora fosse titubante, tranquilli, c'è sempre l'open bar a smorzare ogni dubbio a suon di cocktail.
Forse, zampettare fra le bancarelle che espongono i pezzi d'antiquariato di mille amori andati in pezzi e fuochi di paglia mai attizzati, sorseggiando un cocktail che rende sempre più brillante un accenno di ghigno malefico, è solamente il sogno dei cuori più insensibili.
Però a me sembra giusto segnalare un evento che sicuramente in una città come Milano, non può risultare banale. E chissà che fra una bancarella e l'altra non nascano dei nuovi amori.

Quando e Dove si terrà EX AND THE CITY? 
Venerdì 11 febbraio dalle 18.00 alle 22.00 e sabato 12 febbraio dalle 16.00 alle 22.00, allo Spazio Pergolesi 8 di via G.B. Pergolesi, 8 (MM1 Loreto - MM2 Caiazzo) ricavato in una struttura open space di circa 350 mq.

Quanto Costa?
L'ingresso è, udite udite, libero per tutti i visitatori

Se volessi partecipare come venditore?
Puoi farlo! Non ti resta che compilare l'apposito modulo on line su unconventional.com e consegnarlo agli organizzatori. Il costo per gli espositori è di 20 euro a modulo per il venerdì e di 35 euro per il sabato (50x65cm a postazione). Per chi partecipa ad entrambe le giornate è previsto il pacchetto promozionale a 45 euro più consumazione gratuita.
Per chi partecipa come espositore, o solamente come consumatore, uno sconto di 5 euro sull'aperitivo Piccante di San Valentino del 14 febbraio. 

Non puoi e non vuoi vivere di ricordi? Vendili! Ex-orcizza il fantasma del tuo EX.

Per maggiori info: info@unconventionall.com



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giovedì 26 gennaio 2012

VOLO LOW COST E IL DRAMMA DELLA VALIGIA























Questo post è per tutti i viaggiatoriCanguro”. Ovvero quelli che non si fermano mai, che saltellano da una parte all’altra, che sono soliti dare grossi calci alla monotonia e che appena possono cercano le migliori occasioni super scontate per volare verso le mete più disparate. Conosco persone che prendono il primo aereo e partono anche solo per un solo giorno, o qualche ora in più. Destinazione: ovunque ci sia qualcosa da scoprire, vedere, sentire, gustare…
C’è una nota dolente, però, a contrastare l’entusiasmo per la prossima partenza imminente: il dramma della valigia!
Sappiamo che soprattutto in fatto di bagagli, le compagnie low cost non transigono e sappiamo anche che il risparmio avuto grazie ad un biglietto aereo super conveniente, può essere tranquillamente mandato in fumo a causa di un errore dovuto a calcoli errati su peso e dimensione della valigia.
Proprio per questo abbiamo pensato di raccogliere un Vademecum per chi vuole affrontare un viaggio serenamente, senza farsi “appesantire” l’umore dai sovrapprezzi inaspettati, applicati da due famose compagnie low cost (Ryanair e easyJet):

BAGAGLI A MANO (ricordate che è possibile presentare un solo bagaglio a mano per persona)


  • DIMENSIONI
Prima di riempire fino all’orlo la vostra valigia, assicuratevi che essa rientri nei parametri indicati dalle compagnie, riguardanti le dimensioni. RyanAir, che è la più rigida, accetta bagagli fino a 55cm x 40cm x 20cm, mentre easyJet resta su bagagli fino a 56cm x 45cm x 25cm, comprese ruote, tasche e maniglie. Ricordate però che nel caso di easyJet, se il vostro bagaglio dovesse eccedere questi limiti, sareste costretti a pagare una tariffa supplementare di 30 € al banco di check-in o di 50 € se doveste arrivare direttamente al gate d’imbarco e il vostro bagaglio verrebbe considerato “da stiva”.


  • PESO
Anche il peso è un dettaglio importante per far si che la vostra valigia venga imbarcata senza costi aggiuntivi. Ryanair fissa il limite ai 10 kg mentre EasyJet non parla di un limite di peso massimo per questo tipo di bagaglio, ma specifica che comunque deve essere possibile sollevare autonomamente il bagaglio per inserirlo nella cappelliera dell’aereo.

BAGAGLI DA IMBARCARE

Se si viaggia anche con un bagaglio da stiva, molte volte viene più facile suddividere il contenuto tra le due valigie. Bisogna assolutamente ricordarsi, però, che anche in questo caso ci sono alcuni limiti da rispettare.
Con Ryanair la valigia da stiva ha un peso massimo di 15 o 20 Kg e ogni chilo in più si paga ben 20€!!
Inoltre, è importantissimo sapere che con easyJet il bagaglio da stiva va selezionato durante la prenotazione online scegliendone il peso: 15 o 20 Kg (franchigia massima), rispettivamente con un costo di 20 o 30€.
La franchigia massima consentita da easyJet, fa si che anche se per caso vi trovaste a trasportare più di un bagaglio da stiva, il peso totale dei colli non superi questo limite. Se si dovessero invece superare i 20 kg, verrebbe applicata una penale di 12 € per ogni chilo in eccesso.
Un escamotage per non incorrere in questa sanzione, consiste nel segnalare già nella prenotazione un bagaglio più pesante, pagando 27 € per ogni 3 chilogrammi in più.

Per quanto riguarda i consigli meno “tecnici” il tutto sta nella vostra capacità di distinguere l’indispensabile da ciò che non lo è. So che, soprattutto per noi donne, non sempre risulta facile farlo, ma è anche vero che se si parte con una certa filosofia di viaggio, non ha importanza avere nient’altro che il necessario. (spero che questa frase non venga utilizzata d’ora in poi contro di me).
Io personalmente cerco di lasciare nella valigia un pochino di spazio per riuscire, una volta arrivata in aeroporto, ad inserire la mia borsa ed eventuali souvenir.


martedì 24 gennaio 2012

Dublino fra Guinness e cultura


E' passeggiando per il lungo viale di Grafton Street, intenta a guardare le vetrine dei negozi e facendo lo slalom fra circa un migliaio di persone che camminano imperterrite inseguendo il loro obiettivo tra lo schioccare di borse di plastica e passi marcianti, che ad un certo punto, sfinita, sento il bisogno di una pausa rigenerante. Siamo nella patria della birra nera e una interessantissima visita alla Guinness Storehouse ci aspetta. Al pensiero di un bel boccale dal liquido denso, fresco e spumoso, riprendo vita e arrivo fino alla fine della strada, ai piedi della celebre statua di Mollie Malone. La leggenda narra di questa donna, di giorno pescivendola ad Howth e di notte prostituta, morta in giovane età per una strana febbre. Pare che il suo fantasma stia vagando ancora per le vie di Dublino, spingendo il suo carretto.
Scattata qualche foto è presto l'ora di raggiungere la storica fabbrica della birra situata in St. James Gate, raggiungibile dal centro con la Luas (da Abbey Street Lower, linea rossa in direzione James's, scendendo davanti al St. James Hospital). Percorrendo 5 minuti a piedi lungo le strade deserte, arriverete davanti all'imponente edificio con l'inconfondibile scritta GUINNESS.
la cosa interessante è che nel 1759, Arthur Guinness, firmò un contratto per avere in affitto il birrificio per ben 9000 anni (avete capito bene!! novemila) al prezzo di sole 45 sterline l’anno. E' vero che lo stabilimento misurava allora appena 4 acri ed era in disuso e male attrezzato, ma è anche vero che in soli 10 anni, e nonostante la concorrenza delle birre di importazione inglese, Arthur riuscì ad esportare la sua birra in Gran Bretagna. Attualmente la Guinness viene esportata in tutto il mondo.
La visita è molto piacevole ed è possibile entrare al prezzo di una decina di euro circa, ascoltare tramite cuffie la vocina che spiega, in tutte le lingue, il processo di produzione della birra mentre si segue un percorso che si estende su 7 piani e si passano al setaccio tutti gli ingredienti principali che rendono uniche le sue proprietà. Inoltre, si può accedere a degli spazi in cui vengono esposti tutti i prodotti storici Guinness, come sottobicchieri, tappi ecc., che ripercorrono la storia della leggendaria birra.
Mi sono divertita molto a partecipare al corso flash di spillatrice di birra in cui viene spiegato il modo migliore per presentare un perfetto boccale ricolmo. Il procedimento richiede una certa cura per far si che la birra si depositi e la schiuma venga applicata nel modo più corretto possibile: nè troppa, nè troppo poca. (ovviamente poi si brinda alla consegna dell'attestato, bevendo dal proprio boccale).
Il momento in assoluto più suggestivo di questa visita però riguarda l'ultimo piano, dove, raggiunto il Gravity Bar (il più elevato bar d'Irlanda) si può godere di uno stupendo panorama su tutta dublino, sorseggiando un boccale di birra (l'ennesimo).
Attenzione: è possibile uscire dalla fabbrica un tantino su di giri, ma sicuramente i 7 piani di tour aiutano!
Ma Dublino non è solo birra, nonostante anche personalità celebri come James Joyce, catturato dal fascino di questa città, per primo affermava "Sarebbe davvero insolito se qualcuno venendo a Dublino, non finisse prima o poi in un pub".
Sicuramente è doveroso finire in Temple Bar, a metà strada fra Trinity College e cattedrale di Christ Church. Non si fa in tempo a scrollarsi di dosso la magnificenza di questi edifici, inoltrandosi nel coloratissimo viale che si affaccia sul Liffey, che direttamente si arriva nel regno dei pub irlandesi. Impossibile non scorgere turisti che si fanno fotografare con le spalle appoggiate al caratteristico locale rosso (c'ero anche io).
Tample Bar è perfetto per l'intrattenimento serale. Ai lati della strada principale, è consuetudine trovare biondone corpulente poco vestite, intente a massaggiarsi i piedi scalzi e doloranti a causa dei tacchi vertiginosi che ora giacciono al loro fianco. Non sono altro che migliaia di ragazzine che si riversano nelle vie più devote alla night life dublinese per trascorrere un indimenticabile sabato sera.
Dublino è una bellissima contraddizione, è una città vibrante di novità ma al contempo ricca di storia. Le stradine acciottolate e le tradizioni secolari si mischiano con il frastuono dei cocci di vetro, resti di una serata trascorsa tra fiumi dell'alcool.
Fatevi venire il torcicollo a furia di guardare il Trinity College, la più prestigiosa e antica Università d'Irlanda. Bellissimo il contrasto delle mura con le nubi bianche che coprono a tratti il cielo di un celeste sorprendente.
Percorrendo la strada a sud del Trinity si arriva, a mio parere, in una delle piazze più belle di Dublino: Marrion Square, un'area fra le più verdi, circondata da edifici in stile georgiano. La statua di Oscar Wilde, sta ad indicare la predilizione degli intellettuali per questa parte della città.

Prossimamente un altro scorcio su Dublino

Info utili:

Lingua: Inglese e Gaelico
Valuta: Euro
Fuso orario: GMT (-1 con l'Italia)
Ora legale: in vigore dall'ultima domenica di marzo all'ultima domenica di Ottobre
Prefisso telefonico internazionale: +353
Documenti: Per i cittadini della Comunità Europea è sufficiente la Carta d’identità, per gli extracomunitari è necessario il passaporto
Vaccinazioni: Non sono previste vaccinazioni obbligatorie 

Per maggiori info su cosa vedere, sui mezzi di locomozione, su ristoranti e alberghi clicca QUI




lunedì 23 gennaio 2012

Roma in City Sightseeing




Non l'avrei mai creduto davvero. Mai avrei pensato di darla vinta ai miei piedi e abbandonare in questo modo l'ideale romantico di una bella passeggiata fra i meandri di una città che non è la tua. Amo perdermi fra le stradine e ritrovarmi per caso a guardare ammirata un edificio d'epoca dignitosamente illuminato a sera.

E' una scelta obbligata, non me ne voglia la mia amica che per questa azienda lavora, quella di sedermi sul famosissimo autobus rosso..il City Sightseeing che puntualmente spunta in tutte le foto turistiche delle più importanti città.
Una scelta che deriva dal fatto che la mia sarà una toccata e fuga nella bellissima Capitale, che probabilmente avrò solo una mattinata più due serate per ammirare il suo splendore e setacciarne gli angoli più pregni di storia.
Ho voglia, per questa volta, di vivere una Roma diversa. Un'irripetibile Roma di cui coglierò l'atmosfera bazzicando fra le vie che l'istinto mi indicherà. Speriamo in bene..
Per tutto il resto, ho deciso, c'è il City Sightseeing che mi ripulirà un pochino la coscienza per il fatto di partire per una meta così magica e non poterla vivere appieno.
Chi viaggia con me (poverino) lo sa che per la sottoscritta, ogni angolo è buono per scattare foto, che una città mi piace viverla con tutti e quanti i cinque sensi e se possibile anche con il sesto :)

Ho un pò di giorni per organizzare la mia fuga, infatti sto raccogliendo tutti i consigli più preziosi e li sto unendo per dar vita al mio itinerario flash in vista del Travel Blogger Elevator 
Ovviamente sarete i primi ad essere informati!

Per maggiori info:
http://www.roma.city-sightseeing.it/

sabato 21 gennaio 2012

D&D Consigli: Osteria genovese e bocciofila U BARBA - Milano

Testo: Elisabetta Ferrari

Qualche mese fa, sfogliando una rivista, mi sono imbattuta in un redazionale intitolato “Genova per noi” ed ho piacevolmente scoperto un delizioso locale nella città di Milano che propone piatti della cucina tipica ligure.
Avendo una mamma genovese doc ho immediatamente pensato che dovevo assolutamente “testare” questo locale al più presto, così, dopo qualche giorno ci sono andata con amici.

Il locale, ricavato da una vecchia bocciofila, è molto particolare, decisamente accogliente e nulla è lasciato al caso, sicuramente diverso dai soliti ristoranti di tendenza. Ovviamente non mancano diversi riferimenti alla Liguria, a partire dall’enorme tavolo in legno che ricorda le tipiche osterie liguri dove si mangia e si chiacchiera tutti insieme; i tavoli con il piano in ardesia, le piante di basilico, di ulivo oltre ad un pannello, appeso al muro, con un collage di manifesti e fotografie che rappresentano alcuni dei personaggi illustri della musica, dello spettacolo e della cultura ligure.
Una delle sale interne
Occupandomi di allestimenti sono rimasta piacevolmente colpita dallo stile dell’ambiente caratterizzato dalla  presenza di svariati oggetti “vintage” come i vecchi bauli, una cella frigorifera dei primi ‘900, le sedie anni ’60, una vecchia vespa e molto altro, che arricchiscono il locale e riportano i commensali ad epoche passate.
All’esterno è stato recuperato uno splendido giardino che ospita le due piste di bocce e, durante la bella stagione, è possibile mangiare sotto un pergolato.

Il pergolato esterno
Il menù propone le migliori specialità genovesi con pasta rigorosamente fatta in casa, farinata, focaccia al formaggio, acciughe ripiene fritte, minestrone alla genovese, ma questa è solo un piccolo assaggio delle loro proposte.  

Atmosfera informale e cordiale adatto a gruppi di amici, coppie, famiglie con bambini e a tutti coloro che sono appassionati della cucina ligure! 






Info utili:
Chiuso il lunedì 
Via Decembrio 33 - 20137, Milano 
tel +39 02 45487032





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venerdì 20 gennaio 2012

Blog ecologico...et voilà!









Diquà&Dilà da oggi è “carbon neutral”!!

Avete capito bene, anche noi contribuiamo in qualche modo ad avverare il  sogno dell'ecologia, eliminando l'anidride carbonica che si produce. Per un Travel blog mi sembra il minimo.
La cosa super fichissima è che aderendo a questa simpatica e soprattutto utile iniziativa di DoveConviene.it in partnership con www.iplantatree.org - l’organizzazione ecologica no-profit che negli ultimi due anni ha piantato oltre 68mila alberi - un bell’alberello sarà piantato in nome di Diquà&Dilà.

Risultato: verrà neutralizzata la produzione di anidride carbonica per 50 anni. Ottimo!
 

Ma cerchiamo di capire come fa un albero a neutralizzare la produzione di CO2 di un blog:
Secondo il Dr. Alexander Wissner-Gross, attivista ambientale e fisico di Harvard, un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita. Ad esempio, avendo all’incirca 15.000 visite al mese, questo si traduce in 3,6 kg.
La CO2 assorbita da un albero, pur dipendendo da diversi fattori, viene calcolata dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) in base alla sua capacità media che consisterebbe in circa 10kg di CO2. Noi consideriamo prudentemente 5kg l'anno per ogni albero.
Al momento, il progetto di riforestazione attivo è dislocato a Göritz, in Germania e gli alberi che vengono piantati sono delle querce. Presso Coswig (regione di Saxony-Anhalt), infatti, è in corso un progetto abbastanza importante, con la piantagione di 27,000 alberi su 3,4 ettari. L'area è un terreno che per la prima volta è soggetto a forestazione e si trova sulla strada B107, sulla destra appena prima di arrivare appunto al piccolo villaggio di Göritz.
Pollice alzato per il contributo di DoveConviene.it alla realizzazione di questa iniziativa. Non dimentichiamoci infatti, che con il suo lavoro - che consiste nel trasformare i volantini di carta in volantini digitali - aiuta anche a risparmiare carta e salvare gli alberi.
DoveConviene è da sempre molto attento all'utilizzo consapevole della carta e alla tutela del nostro patrimonio boschivo. Grazie alla sua attività tutti i volantini pubblicitari delle principali catene commerciali di elettronica, sport, ipermercati come (Decathlon, Unieuro, Lidl solo per citarne alcune) vengono digitalizzati e resi disponibili online, in maniera gratuita e consultabili sia su pc che su smartphones iPhone e Android, attraverso una comoda applicazione.

Ecco alcuni esempi di volantini digitalizzati:
Auchan -> http://www.doveconviene.it/volantino/auchan
Esselunga -> http://www.doveconviene.it/volantino/esselunga
Expert -> http://www.doveconviene.it/volantino/expert
Trony -> http://www.doveconviene.it/volantino/trony

DoveConviene vuole scoraggiare l'abuso di carta per fini pubblicitari e contribuisce a rendere più pulita la città. Per l'utente la comodità di poter accedere a tutte le offerte in qualunque momento, di poter rintracciare il punto vendita più vicino attraverso una pratica mappa e di poter conoscere rapidamente tutti gli orari di apertura, comprese le aperture domenicali.
Per partecipare gratuitamente all'iniziativa "il mio Blog e a Impatto Zero" clicca QUI
Per maggiori dettagli sul progetto, la scelta delle piante e l'ecosistema in cui si inserisce, visita http://www.iplantatree.org/project/7

giovedì 19 gennaio 2012

Percorsi Enogastronomici: Dettori e l'anima della Sardegna


Testo e foto: Gabriele Merlo

"Cos'è la Sardegna?...Di certo non solo le bellissime spiagge o tantomeno gli yacht e il Billionaire...la Sardegna è tutt'altro...E' un intero continente!"
Con queste parole si presenta il Vigneron Alessandro Dettori proprietario e viticoltore delle Tenute Dettori in località Badde Nigolosu del paese di Sennori
Ho ascoltato e conosciuto Alessandro Dettori ad un incontro di degustazione organizzato dall'Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Milano, lo scorso giovedì 12 gennaio ed ho subito capito una cosa, questa persona e la sua filosofia non hanno mezze misure, o si amano o si odiano, così come i suoi vini!
Ma torniamo alla prima frase, la Sardegna è veramente un continente, in questa meravigliosa isola si possono trovare tantissime e diverse aree geologiche e climatiche; ogni paese parla un proprio dialetto che spesso risulta di difficile comprensione anche per le località situate a pochi chilometri di distanza, ed anche dal punto di vista enogastromico lo scenario non cambia. Pensate che esistono circa 40 terroirs differenti. Il termine francese terroir indica un'area ben definita dove le interazioni tra condizioni naturali, chimiche e fisiche, le viti, il clima e il terreno determinano la realizzazione di un prodotto unico e specifico e identificabile con il proprio territorio.
I vini di Alessandro Dettori sono proprio questo, un concentrato di territorialità! 
I suoi vini sono catalogati come Romangia IGT e non come Cannonau di Sardena DOC, proprio perchè a suo parere è errato avere una DOC che comprenda un'isola-continente intera.
La Romangia è una zona geografica collocata tra Porto Torres, Sassari e Castelsardo che si affaccia sul Golfo dell'Asinara. E' composta dai Comuni di Sorso e Sennori ed è una delle Zone Storiche del Cannonau, questo vino infatti si produce in questa terra da centinaia di anni, pensate che il primo atto notarile in cui si parla del Cannonau e di questa zona risale al 1500
Un vino nasce anche grazie alle persone, agli agricoltori che coltivano la vite e lo producono, qual'è dunque la storia e la filosofia delle Tenute Dettori?
Alessandro Dettori nasce come vigneron nel 1998 quando eredita le tenute e i vigneti alla morte di suo nonno, una persona schietta e concreta, un vero vignaiolo/pastore sardo.
Quando decide di abbandonare la precedente carriera e dedicarsi alle vigne sa poco o nulla di viticoltura ma è animato dal desiderio di fare i propri vini alla propria maniera e di portare avanti la tradizione iniziata dai suo discendenti e dal nonno.
Agli enologi che in passato gli consigliarono di tagliare i propri vini con Syrah, Merlot e Cabernet lui rispose con questa frase presente sul proprio sito internet: "Io non seguo il mercato, produco vini che piacciono a me, vini del territorio, vini di Sennori. Sono ciò che sono e non ciò che vuoi che siano". 
Questo è il Vigneron Alessandro Dettori, un artigiano del vino, e fedele alla sua filosofia coltiva i propri vigneti senza utilizzare alcun prodotto chimico di sintesi, ad eccezione di zolfo e rame, poiché non vuole che la sua terra venga inquinata. 
I vini Dettori sono naturalmente imperfetti, ogni bottiglia è diversa dall'altra, ma non sono vini difettati, essi esprimono lo spirito della terra e della vigna e la filosofia produttiva di Alessandro.
I vini assaggiati durante questo incontro, ossia il Monica Chimbanta, i tre diversi Cannonau Tuderi, Tenores e Dettori e il Moscato Moscadeddu hanno rappresentato pienamente quanto ho scritto sinora.
Non descriverò la miriade di profumi sentiti in quei bicchieri o le sensazioni uniche provate all'assaggio, c'è chi può farlo meglio di me, mi limito solo a dire che i suoi vini esprimono semplicemente la natura selvaggia della Sardegna
Ad ogni assaggio si assapora il caldo, il sole, la campagna, la macchia mediterranea, il mirto, il mare e il salmastro. Sono dei vini legati indissolubilmente ad un territorio e ad una storia secolare.
Ed ora non mi resta che organizzare una trasferta a Badde Nigolosu per poter chiacchierare nuovamente con il Dottor, Vigneron, Agricoltore Alessandro Dettori e poter assaggiare ancora i suoi prodotti, questa volta osservando dal vivo il meraviglioso panorama della campagna sarda al tramonto e assaporando i profumi non solo del vino, ma anche della natura.

INFO SULLE TENUTE DETTORI:

Località Badde Nigolosu
07036 Sennori (SS)
Tel.: 0799737428
Fax: 0792977560
info@tenutedettori.it

mercoledì 18 gennaio 2012

Vivere e lavorare su COSTA CROCIERE: la testimonianza di Alice





















Oggi accogliamo la testimonianza della nostra web reporter, Alice, che ha avuto la possibilità di lavorare per Costa Crociere e che soprattutto in giorni come questi, a ridosso della tragedia che ha colpito Costa Concordia, sente il bisogno di condividere con Diquà&Dilà la sua esperienza e il suo pensiero, per far si che il lavoro e l'impegno di molte persone, non venga dimenticato.

Testo: Alice Fazio

Il mio primo imbarco è stato con Costa Crociere, su Costa Victoria.
Con questo mio intervento tengo a precisare alcune semplici cose. Innanzitutto è bene sapere che prima di un imbarco, il personale di bordo è soggetto ad alcune procedure che lo rendono idoneo a far parte dell'equipaggio. Inizialmente avviene l'addestramento con prove di efficienza fisica in piscina, con simulazioni di salvataggio, imbarco su zattera, primo soccorso e test psicoattitudinali.
Passate queste prove, è possibile ricevere l'idoneita' all'imbarco e quindi l' attestato che garantisce che l'addestramento sia andato a buon fine.
Tutti, e dico TUTTI, dal cameriere al receptionist, ai ragazzi delle pulizie non possono salire a bordo a meno che non siano stati addestrati a terra.
Una volta arrivati a bordo, il primo giorno non c'è neanche quasi il tempo di lasciare la valigia in cabina. Gli ufficiali addetti alla sicurezza  ti accolgono e ti portano spediti in giro per la nave dandoti tutte le nozioni necessarie su vari punti di riunione, sulle lance che si trovano a bordo, sulle zattere e così via.
Ogni membro dell'equipaggio, dopo una settimana di esercitazioni a bordo, sostiene un esame e solamente dopo aver superato questo step, ottiene un  ruolo ben preciso da tenere in caso di emergenza.

A bordo di una nave da crociera, le esercitazioni si effettuano regolarmente ogni due settimane in qualsiasi parte del mondo ci si trovi e durante tutto il periodo della durata del contratto si viene richiamati per rinfrescare la memoria sulla sicurezza.
Ad ogni inizio viaggio, seguendo la procedura, viene fatta la dimostrazione ai passeggeri in tutte le lingue, spiegandogli come si mettono i salvagenti, dove devono recarsi e come si devono disporre. Non starò quì a dilungarmi sul fatto che molte volte questa spiegazione viene presa un po' troppo alla leggera .

Io non sono quì per schierarmi nè da una parte, nè dall'altra, perchè so che quello che è successo è un episodio molto grave e che alcune persone devono giustamente assumersene le responsabilità. 
Il mio intervento ha solamente l'intento di precisare che il lavoro a bordo di una nave da crociera non e' tutto rose e fiori e divertimento. Si lavora tutti i giorni, per sei o più mesi senza mai tornare a casa e la libertà nei porti è relativa.
D'altro canto questa è un' esperienza che penso nessun altro lavoro sia capace di offrire. 
Se penso, ancora con i brividi che mi percorrono la schiena, alla tragedia che ha toccato i passeggeri della Concordia, non posso assolutamente credere che l'equipaggio non li abbia aiutati.
Duole il cuore e tanto, pensando che questa maestosa nave, questa città galleggiante, la vedevo quasi ogni settimana nel porto di Savona. Ma fa ancora più male pensare alle persone che come me ci hanno lavorato e ci lavorano, che sanno cosa vuol dire essere imbarcati con una compagnia seria dove la sicurezza viene prima di tutto.
So che lo sconforto provocato dalla perdita di molte persone viene prima di tutto e giustamente, ma dietro questo dramma che ci rende tutti impotenti, non si dovrebbe mai scordare che c'è gente che per mesi, per anni, quella nave la vive come se fosse una seconda casa. Una casa che finisci a tuo malgrado per amare, anche se spesso hai odiato a causa dei suoi ritmi serrati che impediscono ogni tentativo di riafferrare la propria vita privata.
E poi succede che scendi da questo mondo e ti accorgi che pardossalmente ti manca. Ti manca un sacco uscire sui suoi lunghi ponti all'aria aperta, ti manca incontrare gente di tutti i tipi, parlare alla bene e meglio tutte le lingue, fare nuove amicizie e lavorare a stretto contatto con mille personalità diverse, in un luogo di mezzo, un interstizio dove tradizioni e culture si mescolano convivendo. Tutto questo avviene proprio in mezzo al mare, quel mare che a volte, per quanto bello sia, diventa un nemico.

L'unica cosa che posso dire, oltre ad avere avuto la possibilità di riportare la mia esperienza, è che ringrazierò sempre Costa Crociere, perche' quando si è dentro un'esperienza del genere, ci si sente tutti parte di un'unica famiglia e io sono orgogliosa di essere stata fra questi.

Ne faccio parte più che mai oggi. 

martedì 17 gennaio 2012

CHE BELLA LA NEVE......CHIMICA!

neve chimica in Val Padana
La neve quest’anno si fa davvero desiderare. Per gli amanti dei fiocchi candidi, che stamattina si sono svegliati nei pressi del milanese, del bresciano e del veronese e guardando fuori dalla finestra si sono stropicciati gli occhi increduli per la sorpresa di aver trovato strade, parcheggi, macchine e vialetti coperti da un sottile manto di gocce ghiacciate, è stata un’amara scoperta.


In realtà si tratta di un raro effetto sortito dal ricco inquinamento dell’aria della Val Padana.


I bambini percorrono la strada che li separa da scuola impastando le manine fra il nevischio che copre le auto. In realtà si tratta, a loro insaputa, di un composto di sostanze come il rame, ioduri di mercurio, piombo, cadmio e silicati. Particelle che hanno una struttura molto simile a quella dei cristalli di ghiaccio esagonali e quindi funzionano bene da inneschi dei fiocchi di neve.


Al giorno d’oggi neanche la neve è più la stessa. E’ una farsa, un surrogato, una conseguenza delle nostre azioni. La temperatura si è abbassata bruscamente ed il gelo si è scontrato con l’inquinamento delle nostre zone, combinandosi in un effetto così vistoso da generare i fiocchi di neve chimici. Dove siamo arrivati?!


Non preoccupiamoci perché smetterà. La neve oggi dura giusto il tempo di una ripulita alle particelle inquinanti. Scusate il qualunquismo ma sono finiti i tempi in cui ci si poteva anche azzardare a mettere per gioco in bocca un fiocco di neve. Non addentriamoci in quello che potrebbe essere il lungo elenco di rischi. Quando nevicava, i miei genitori mi portavano al parchetto a fare a palle di neve e a costruire pupazzi giganteschi. Ora è il caso che i bambini se ne restino sigillati in casa a guardare la tv ipnotizzati. E che non si dica che è meglio stare all'aria aperta..


Come sottolinea Vincenzo Levizzani dell’Isaac (Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima) del Cnr che ha rilasciato delle dichiarazioni riportate sul corriere.it, questo è l’inequivocabile segnale di una situazione ambientale grave con livelli che richiederebbero degli interventi decisivi per porvi rimedio.
Potevamo non aspettarcelo?!

lunedì 16 gennaio 2012

B&B Day, 3 marzo 2012 - dormi gratis in tutta Italia

Quale occasione migliore per conoscere l’Italia risparmiando se non quella offerta dalla Giornata nazionale del B&B.
Sabato 3 marzo 2012, infatti si celebrerà il B&B Day, un’iniziativa che vedrà coinvolti migliaia di Bed and Breakfast, pronti a concedere la notte del 3 marzo gratis a quanti vorranno trascorrere un weekend all’insegna dell’ospitalità familiare.
L’iniziativa, alla quale aderiscono molte strutture, è promossa da bed-and-breakfast.it, il più importante e diffuso portale turistico specializzato nell’ospitalità extra-alberghiera che, ogni anno, viene visitato da milioni di cibernauti di tutto il mondo.
L'appuntamento annuale del B&B Day, che si tiene ogni primo sabato del mese di marzo, è la giusta occasione per far conoscere al grande pubblico questa dimensione dell’ospitalità che ha conquistato, in pochi anni, il cuore e la mente del viaggiatore-turista più consapevole e informato.
L’evento del B&B Day sarà un’occasione straordinaria per conoscere più da vicino questa nuova e importante realtà che sta cambiando, diffusamente, l’aspetto dell’ospitalità in Italia. Negli ultimi cinque anni il numero dei B&B è cresciuto grazie a moltissime famiglie che hanno scelto di attrezzare e aprire la propria casa ai viaggiatori, investendo sul decoro delle proprie abitazioni e sulla loro funzionalità.
Per informazioni aggiuntive consulta il sito

B&B Day

La Parola all'esperto: le truffe online. Cosa sono, come evitarle

Valerio Buniato opera come Fraud Analyst presso un'importante OTA (online Travel agency) italiana.
Diquà&Dilà lo ha intervistato per aiutarvi a far luce su un argomento importante come quello delle truffe online:



1) Quanto è rilevante il problema delle truffe online in Italia? 

La mia risposta prende spunto dall'ultima rilevazione effettuata dall'Online Fraud Barometer di VeriSign Authentication, secondo la quale sarebbe emerso che il numero delle vittime di frodi online negli ultimi 12 mesi è pari all'8% della popolazione italiana che utilizza il Web e che è stata colpita da attacchi effettuati da cyber-criminali. Sempre secondo questa indagine si registra un incremento del 6% nel numero di persone che non hanno subito perdite economiche immediate grazie all'utilizzo dell'ID antifrode online, che passa dal 17% rilevato nel marzo 2010 al 23% di oggi.
Gli utenti di Internet italiani, inoltre, stanno riscuotendo maggiore successo nell'ottenere il rimborso del denaro sottratto tramite frodi online: il 44% delle vittime sono state interamente rimborsate dell'importo reclamato, il che fa registrare un incremento del 41% rispetto a marzo 2010.
La frequenza di operazioni con aziende online è diminuita del 4%, con un 24% degli interpellati che dichiara di effettuare acquisti online solo su siti con livelli di sicurezza elevati Il 14% della popolazione italiana online non utilizza il Web per transazioni economiche né per scambiare informazioni personali. Questo dato classifica l'Italia come una delle ultime nazioni "web-comfortable" dopo Regno Unito, Germania, Francia e Svezia.
Gli utenti oltre i 55 anni di età sono i meno prudenti online: solo il 71% utilizza siti con livelli di sicurezza elevati per eseguire transazioni economiche e scambiare informazioni personali.

2) Chiediamo quindi all'esperto, chi viene colpito principalmente?
Non ci sono target particolari. In base alla tecnica vengono recuperate le info per effettuare gli acquisti. Chiaramente le carte con plafond piu elevati sono prese piu di mira.

3) Come si può fare per prevenire le truffe?
Oltre al solito suggerimento di evitare transazioni su siti non sicuri e non conosciuti, la vera raccomandazione è quella di crearsi delle carte di credito ricaricabili solo per gli acquisti online (che abbiano un plafond limitato). Altrimenti attivare i vari servizi che le banche mettono a disposizione come password aggiuntive (VerifiedByVisa e MasterCard SecureCode) e/o OTP (one time password)  che cambiano ogni volta che si effettua un pagamento.Altro metodo efficace è quello di attivare il servizio di alert via sms per ogni singola transazione in modo da rendersi conto in tempo reale che qualcuno sta usando in maniera fraudolenta la vostra carta. Altra cosa molto importante, inoltre, è controllare periodicamente il proprio estratto conto, in modo tale da accorgersi  immediatamente di eventuali spese non riconosciute. E' importante ricordare che l’art. 56 del Dlgs. 6 settembre 2005, n. 2006 prevede - a carico dell’istituto di emissione della carta di pagamento - il riaccreditamento delle somme illecitamente sottratte, qualora il consumatore dimostri l’uso fraudolento della propria carta di pagamento da parte del professionista o di un terzo. 

4) Come  comportarsi quando si è vittima di una frode sulla carta di credito?
Come detto sopra, pochi sanno che la Banca è tenuta a riaccreditare gli importi contestati. La cosa da fare quindi non è quella di impazzire cercando di contattare i siti su cui sono stati effettuati gli acquisti, ma quella di dirigersi in banca per aprire una contestazione. Ovviamente, previa dimostrazione di incolpevolezza e non responsabilità dell’utente, l’istituto provvederà a rimborsare gli importi indicati. Se poi si vuole aprire una indagine giudiziaria da accompagnare alla contestazione, basta recarsi dalle autorità giudiziarie per fare una denuncia contro ignoti. 

5) Il turismo è uno dei settori più colpiti?
Nessun settore è risparmiato in questo ambito. Sicuramente però i contesti in cui i beni non sono fisici sono piu presi di mira. Nel mio settore, che è quello della biglietteria aerea online, il fenomeno è molto rilevante perché per acquistare un volo non servono dati particolari per recapitare il biglietto. Avendo ormai tutte le compagnie aeree adottato la linea dell’e-ticketing, i biglietti cartacei sono scomparsi per lasciare spazio alle prenotazioni online fai-da-te.
Per questo motivo appunto, la biglietteria aerea risulta una delle realtà piu colpite. I frodatori solitamente acquistano voli con dati fittizi (indirizzi, nomi contatto, mail, ecc) per partenze ravvicinate in modo tale che quando il malcapitato possessore della carta se ne accorgerà sarà ormai troppo tardi.

6) Sono tante le aziende che dispongono di un metodo antifrode efficace? La situazione italia/estero è allineata?
Per quanto riguarda la mia esperienza, posso dire che negli ultimi anni molte società hanno investito nell’ambito della prevenzione. Sono nati vari gruppi di discussione in cui condividere info e processi. Ho partecipato a due seminari ma in nessuno di esso ho mai incontrato ditte italiane. Penso che in Italia i tempi non siano ancora maturi in quanto l’e-commerce non è cosi utilizzato come nel resto del mondo. Credo che il milgior modo per non subire attacchi sia però non farsi trovare impreparati.   
  


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