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lunedì 24 giugno 2013

Il mio tour in Provenza a luglio, manca solo una settimana!

Manca meno di una settimana al mio attesissimo tour in Provenza e finalmente ho definito in linea di massima le tappe e le città che toccherò durante il giro in macchina.
Partiremo venerdì pomeriggio per arrivare ad Antibes e fare tappa per la notte in modo da partire con il tour il sabato mattina belli riposati.
Da Antibes ci addentreremo verso la prima meravigliosa tappa, le Gole del Verdon dove la natura incontaminata e i laghi rappresentano il vero e proprio punto forte della zona. Qui molte persone si dilettano in sport acquatici di ogni tipo, anche molto adrenalinici. Percorreremo le strade sterrate in cerca dei migliori scorci per scattare qualche bella foto e godere di questi stupendi panorami. La parte più famosa riguarda il Gran Canyon formato da rocce che arrivano ad essere alte oltre i 700 mt.

La vista dalle Gole del Verdon
Passeremo Catsellane, La Palud sur Verdon, Moustiers Sainte Marie e tanti altri paesi degni di nota.
Pernotteremo a Riez e per il secondo giorno ci sposteremo verso il Louberon dove ci attendono due importantissimi itinerari, quello della lavanda e quello delle ocre.

L'itinerario della Lavanda si prospetta come un tripudio di colori e profumi ed è quello che mi ha spinto ad intraprendere questo tour in Provenza. La punta di diamante sembra essere Valensole, famosa per il suo panorama violaceo e per il miele delizioso.
L'itinerario delle ocre comprende paesi come Roussillon, Gargas e Rustrel, meraviglie della natura famose già ai tempi dei romani.

Uno scorcio dell'itinerario delle Ocre
Scenderemo poi verso la Camargue, una prozione di terra ai confini del mare. Soggiorneremo a Saint Maries de La Mer e qui coglieremo l’occasione per vedere le immense distese di sabbia, paludi, stagni, risaie e un immenso parco di natura selvaggia e incontaminata. Spero di vedere i famosi fenicotteri rosa e i tori che pascolano nella brughiera allo stato brado.
Subito dopo ci sposteremo per visitare Avignone, la città dei Papi, dei girasoli e dei papaveri; a detta di tutti, un vero paradiso per gli amanti della fotografia.
Ad un certo punto della nostra vacanza percorreremo la costa per raggiungere una location molto particolare che desidero provare da tempo; dormiremo in una bolla di plastica trasparente e ci addormenteremo sotto le stelle come se fossimo sistemati all’aria aperta.
Gli ultimi due, tre giorni li dedicheremo al relax e alla vita di mare che a quanto pare verso l’isola di porquerolles e Les Lavandou è un vero e proprio spettacolo.

Che ne dite, può andare come tour? Se avete qualche consiglio, sono tutta orecchie!

martedì 18 giugno 2013

Idee per passare un weekend nel Chianti

Questo weekend passato siamo stati nel Chianti grazie a DogTrip, siamo stati ospiti dell’Agriturismo Paneretta di cui vi parlerò in un post dedicato e a godercela siamo stati in tre: io, moroso più bassotta.
Le 5 ore di viaggio le abbiamo affrontate con filosofia all’andata, un po’ meno al ritorno. Però posso dirvi che una volta arrivati la vista ripaga di tutti gli sforzi fatti. Giudicate voi


Vista dall'Agritursimo Paneretta

Seguendo le indicazioni per Monsanto si arriva all’Agriturismo che mi preme consigliarvi sia per l’ospitalità dei proprietari che per la cura nei dettagli, la pulizia, le iniziative originali di cui vi parlerò presto e anche per la bontà dei cibi che vengono preparati. Tutto, ma dico tutto è genuino, a partire da frutta e verdura coltivate in un orto sinergico, il pane, la marmellata, l’olio, il vino, le uova, qualsiasi cosa vi verrà servita, state sicuri che è fresca e fatta in casa.
Prima di cena fate un giro in campagna, camminate fino ad un vecchio podere in vendita (per chi fosse interessato ^___^) che regala una vista spettacolare e godetevi il tramonto in uno dei posticini più tranquilli della Toscana.

 
Potete fare lunghe passeggiate in campagna

Preparatevi ad un momento di pura convivialità, all’Agriturismo Paneretta si mangia tutti assieme su di un unico tavolone che permette ad ospiti e proprietari di conoscersi e passare momenti in allegria. Non so voi, ma io ho amato questa cosa! Sono dell’idea che si possa scegliere quando stare da soli e questo, credetemi, non è il caso!

Godetevi il panorama durante il tramonto, magari sorseggiando un buon calice di vino

Non voglio parlarvi ora di ciò che abbiamo mangiato, abbiate pazienza e aspettate il post dedicato.
L’Agriturismo gode di una posizione ottimale grazie alla quale si possono visitare parecchi punti d’interesse quali San Gimignano a 15 km, Siena a 22 km e Firenze a 35 km.
Noi la domenica abbiamo optato per San Gimignano e Siena e abbiamo fatto tutto con tranquillità visto che avevamo anche la cagnolina. Verso le 17 ci siamo rimessi in macchina per tornare verso casa.
Consigliabile, avendo più giorni, anche un giro per le varie cantine con annessa degustazione dei vini migliori.
Indirizzi utili

agriturismo  Castello della Paneretta
 Via Paneretta, 19-21 - Barberino Val d'Elsa (FI)
Tel. +39 333 8290390
email: agriturismopaneretta@gmail.com



venerdì 14 giugno 2013

Weekend in Toscana con il cane. In tour con Dog Trip

Su DogTrip avevo anticipato che questo weekend sarò in tour alla scoperta dell’Agriturismo Castello della Paneretta.

Agriturismo Castello della Paneretta

Andiamo in due più bassotta a seguito ad ammirare le zone dell'entroterra toscano, precisamente a Barberino Val d’Elsa, in provincia di Firenze.
Da li si può raggiungere Firenze a 35Km, Siena a 22Km e San Giminiano a 15 Km.
Vivremo un weekend completamente dedicato a Tilde, la nostra 4zampe.
Il tour che stiamo organizzando tiene conto soprattutto delle sue esigenze che poi sono quelle di qualsiasi cane che si trova a viaggiare con i padroni. Beh, l'ammetto, sicuramente per un bassotto è più facile che per un alano ma sarebbe bello riuscire a aiutare ed ispirare anche chi possiede un cane di grossa taglia.
Iniziamo dall'Agriturismo che sembra davvero a portata di tutti, Fido compreso.
Interessanti i corsi di cucina e tante altre iniziativeche ho già raccolto su DogTrip.

 Se volete seguirci saremo su twitter come @dog_trip con l’hashtag #dogtrip e su facebook come www.facebook.com/vacanzecani

lunedì 10 giugno 2013

Breve guida dei Souk, fare shopping a Marrakech

Fare shopping a Marrakech è d’obbligo se vi piace girare per mercati affollati.
Dirigetevi convinti verso l’immenso labirinto dei souk e perdetevi ammirando i colori di borsette, babbucce lavorate in pelle, pashmine fatte a mano, orecchini d’argento ma anche tante imitazioni di marche famose.
Se cercate qualcosa da regalare, oppure solamente da portare a casa, potete scegliere fra un’immensità e mezza di prodotti naturali tra i quali spezie, foglie di tè essiccato di tutti i tipi, coloranti per tessuti,o se preferite  il famosissimo olio d’Argan che vendono in parecchi formati, sia puro che all’essenza di fiori.

Come ho già avuto occasione di consigliare, contrattare è alla base dello shopping a Marrakech. I venditori partiranno da un prezzo esagerato e cercheranno di mantenere una base, proponete anche prezzi abbastanza bassi per arrivare ad una buona cifra d’acquisto. Non offendeteli perché a quel punto penseranno che non vada neanche la pena di contrattare.

Non siate troppo insistenti con fotografie a persone e negozi
In alcuni punti all’interno dei souk, fotografare non è permesso. So che alcuni di voi fremono per scattare foto a oggetti e soggetti parecchio singolari, vi posso capire perché per me è lo stesso, ma abbiate rispetto per coloro che hanno a che fare con turisti ogni giorno e non sempre hanno piacere di finire nel mirino delle loro macchine fotografiche. Al massimo, chiedete il permesso, in ogni caso, capirete subito quando le foto non sono desiderate!

Un negozietto assolutamente da visitare
Questo ve lo devo consigliare perché è unico in tutta Marrakech. Si chiama La Caverne d'Ali Baba, non vi saprei indicare come trovarlo se non girando e lasciandovi guidare dal fato.
Si tratta di un piccolissimo spazio di un rigattiere, Alì Babà appunto, che assieme ai suoi fratelli gira per tutto il Marocco in cerca di oggetti vecchi. In questo buco di negozio si può trovare di tutto, in primis macchine fotografiche fra le più antiche, cavatappi, portachiavi, quadretti e cianfrusaglie varie ma, quello che mi ha più entusiasmato sono i cartelli che in Marocco vengono appesi  per indicare attività e i negozi. Sono tutti dipinti a mano e non ne esiste uno che sia identico all’altro.

La Caverna d'Ali Baba
Le macchine fotografiche raccolte durante i suoi viaggi

Le targhette dipinte a mano

Non so perché mi abbiano colpito così tanto queste ferraglie, ma il solo pensare che siano passate di mano
in mano e che ognuno di esse ha una storia propria, mi ha spinto anche a comprarne una.
Precisamente questa, che ora è in bella vista nella mia stanza dei viaggi 

La targhetta che ho acquistato: simbolo di un taxi a Marrakech

giovedì 6 giugno 2013

Monte Athos, vi racconto l'esperienza della cena monastica

Una settimana fa stavo tornando da una vacanza di 4 giorni nei pressi del Monte Athos.
Situato sulla penisola Calcidica, Athos è una Repubblica indipendente, un’entità teocratica.
Come ho già accennato, le donne non possono salire su questo Monte sacro che è abitato solo da 1500 monaci ortodossi. I monasteri sono una ventina e tutt’intorno il paesaggio è verdissimo e rigoglioso.
Durante la nostra permanenza abbiamo avuto l’onore di assaggiare la cucina monastica, ovvero cucinata in diretta da un monaco. La nostra altra fortuna è stata quella di arrivare nel bel mezzo del Mount Athos Gourmet 2013, fiera che mira ad esaltare i sapori locali.
Immaginate un terrazzino a strapiombo sul mare, il sole che tramonta e un tavolo addobbato di bianco. Le lanterne accese, la leggera brezza marina e l’aria che diventa più fresca.

Vista dal terrazzino
La nostra tavola imbandita
Il monaco è posizionato al centro del giardinetto esterno dell’albergo e ci saluta con cortesia. Ad un tratto rivolge l’attenzione ad un pentolone nero, di quelli che mi ricordano tanto quelli usati nelle favole, e inizia ad immergerci le zucchine. Manciata dopo manciata, con solenne precisione.
Siamo tutti un po’ ammaliati da tale spettacolo che, proprio per il fatto di trovarsi ai piedi di un monte sacro, acquista ancora più credibilità.

Monaco alle prese con la cucina
Il pesce è ottimo, servito con le zucchine e accompagnato da una finissima salsa di limone.

Il piatto cucinato dal monaco
Anche il giorno dopo ripeteremo tale esperienza assieme ad Epifanios che mangerà con noi il medesimo piatto.

Dopotutto siamo al cospetto di un Monaco, gli eccessi non sono permessi!
Abbiamo alloggiato all'Eagles Palace Resort & Spa

martedì 4 giugno 2013

Punti di vista di Marrakech, consigli su come vederla

Marrakech è una città davvero camaleontica, di quelle che se ti distrai per un secondo il panorama è già cambiato. Lasciate a casa la bussola, l'orientamento vi mancherà per un pò ma poi vi abituerete allo straordinario caos che segue ogni danza dei suoi singolari abitanti.
Io sono un'amante delle Lonely Planet, sfoglio le pagine, le annuso, le sottolineo e segno mille linguette, se lo siete anche voi, consumatela prima del vostro arrivo perchè tra l'affollamento di Piazza Djemaa El Fna, chi si ferma per leggere anche sole poche righe è perduto.
Il mio personale consiglio è quello di immergersi subito nella vita della medina al vostro arrivo. Camminate e addentratevi nei souk, non comprate subito ciò che vedete ma aspettate, imparate a conoscere e contrattate. Tornateci una, due o quante volte volete perchè questo è il cuore della città. Il posto dove i venditori fanno a gara ad indovinare di che nazionalità sei e attaccano bottone con le tipiche frasi imparate grazie ai turisti. Vi parlerò anche della gente di Marrakech, ma non ora.
Datevi il tempo di abituarvi agli odori, all'affollamento e alla sensazione di "troppotuttoinsieme". Il primo giorno sarà delirante ma il secondo vi appagherà!

I tipici Souk di Marrakech

I souk sono da girare in lungo e in largo per scoprire gli angoli più nascosti come la piazzetta degli schiavi, il  deliziosissimo caffè delle spezie di cui vi racconterò, il mercatino della lana e tanto altro. Proprio qui incontrerete vecchiette sedute a terra che espongono verdura su di uno straccio, macellai che sventolano giornali su pezzi di carne per allontanare gli insetti, banchetti che vendono ciotole di ceci per un break improvvisato e tanti, troppi motorini.

Ammirate i tessuti colorati di questo piccolo mercato

Salite al Cafè des Epices e godetevi la vista su piazza delle spezie
State attenti a questi mezzi e ai calessi perché a Marrakech non ci sono regole, sarete voi a dover camminare a testa alta per non venire travolti!
Non preoccupatevi dei furti, questa città è piena di turisti e soprattutto non è così pericolosa come si dice in giro. Almeno questa è l'impressione che ho avuto camminando con borsa, macchina fotografica e telefonino.
Vivete Piazza Djemaa el Fna attraversandola nel mezzo, tuffatevi nel caos e cercate di governarlo, se invece volete andarci più cauti, potete sempre dirigervi su una delle tante terrazze che vi offrono una vista completa ed assistete ad uno dei più belli spettacoli, uno dei motivi principali per cui tante persone vengono a Marrakech: il passaggio della staffetta fra giorno e sera!
Il tramonto viene scandito dal richiamo del Muezzin e sulla Piazza cala un'atmosfera speciale: cambiano i suoni, i colori, le griglie cominciano a buttare fumo e l'odore della cucina di strada invade l'aria. I banconi vengono apparecchiati e il pane esposto sui tavoli.

Banchettate in Piazza Djemaa El Fna, il cibo di strada è di buona qualità
I tipici venditori di arance
Non abbiate paura di assaporare il cibo locale

Guardate Piazza Djemaa El Fna al tramonto da un'altra prospettiva: una terrazza 
Tutto procede nel medesimo, disordinatissimo modo fino a notte fonda e poi, una volta giunti nei Riad, tutto tace. Qualche ora di pace per poi ricominciare puntualmente con il richiamo ammaliante di questa città.

L'album fotografico completo lo trovate su facebook
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