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giovedì 28 marzo 2013

Madrid. I mezzi più economici per raggiungere e girare la città

Madrid è una delle città più belle della Spagna, ma non così per dire, davvero! 
Madrid è differente da tutte le altre, non solo perché è la Capitale, ma anche per la sua struttura, per il  verde, i musei gratuiti, il cibo e i mezzi di trasporto, i più economici d'Europa ed efficientissimi. 


A proposito dei mezzi efficienti, dall’aeroporto di Madrid-Barajas si può arrivare al centro città grazie a diverse opzioni.

Innanzitutto è bene dire che l'aeroporto si trova a soli 12 km dal centro e grazie alla metropolitana, gli autobus o, se preferite, i taxi è facilissimo raggiungere il centro.

Il modo più economico è quello di prendere la metropolitana che ha un costo di 3€ a tratta invece di una corsa normale in centro città che costa solo 1.50€. 
La linea della metro è in funzione dalle 6 all’1:30 di notte così che, qualsiasi sia il vostro volo, riuscirete quasi sicuramente ad usare questo mezzo superlowcost. La stazione della metro si trova all’interno dell’aeroporto, quindi anche chi non viaggia tutti i giorni può facilmente capire come e dove prendere il mezzo.

L'autobus è un altro mezzo economico che può portare dall'aeroporto al centro città o dove avete l'hotel. Il biglietto si acquista direttamente sul bus, quindi preoccupatevi solo di prendere la linea giusta.

Infine potete usare il taxi se non volete correre il rischio di perdervi, se avete molte valigie o se siete un numero sufficiente in grado di dividere il costo della corsa. I taxi a Madrid non sono troppo economici ma la tariffa media è di certo inferiore di quella di alcune città italiane. 

Se in qualche modo vi ho incuriosito e vi ho fatto venir voglia di prenotare una vacanza a Madrid proprio nel periodo della primavera quando ancora non fa troppo caldo, provate a guardare i voli Roma-Madrid Expedia

mercoledì 27 marzo 2013

Palermo con gusto. Dove provare lo street food migliore


Palermo a testa in sù
Palermo è una città che ti strega, che ti entra dentro, percorrendo le sue strade la senti viva e ti accorgi che la sua decadenza va di pari passo con la sua magnificenza. 

Palermo è una delle città italiane che più mi è rimasta impressa. 
La prima volta, entrando a Palermo, ho iniziato a vederla e solo qualche ora dopo ho iniziato davvero a sentirla. Le sue case diroccate, la sua fatiscenza perfetta, i suoi maleodoranti vicoli ristagnanti di acqua che sa di pesce dopo una giornata di mercato, la sua capacità di sbatterti in faccia la sua bellezza pur rimanendo così com’è. Sei bella Palermo, anche se non fai nulla per sembrare perfetta.
Se vi trovate in questa città e non siete gente schizzinosa, se preferite il cibo di strada, addentato mentre guardate i mercanti che fanno a gara a chi fa la voce più alta e se non siete di quelli che per mangiare devono spendere cifre da capogiro, io vi consiglio di provare lo street food.

Mercato Vuccìria
Il cibo è davvero buono e in più avrete la possibilità di calarvi nel ruolo di chi è lì perché passava per strada, senza fare troppo da turista!
A Palermo i mercati non mancano affatto, perdetevi nei loro meandri e provate arancini, pane e panelle (frittelle di farina di ceci servite nel pane), polipo bollito o alla griglia, frittura di pesce e, se veramente siete dei fighi, provate anche la frittola!

Dall'alto a sx pane e panelle, la Frittola, mercato di Palermo e  i famosi arancini!

Cos’è la frittola potete scoprirlo anche da lontano. Se camminando vi capita di imbattervi per caso in un gruppo di gente chiassosa che gesticola intorno ad un cesto coperto da stracci, mentre un uomo prende una manciata di qualcosa (forse carne) e ponendola su un pezzo di carta oleata la porge ai clienti, vuol dire che vi trovate al cospetto di un frittolaro :)
La frittola non è altro che una preparazione, che risale al ‘500, derivata dalla lavorazione degli scarti di vitello macinato, bollito e poi fritto nello strutto. Il tutto viene posto in un cesto di vimini, condito con spezie e servita a mano.
Che ne dite, siete pronti per la cena palermitana on the road?

domenica 24 marzo 2013

Charme e Gourmet di Emozione3, la mia esperienza

Il boom dei cofanetti regalo ha colpito tutti, alzi la mano chi non ne ha avuto uno in regalo. Anche io, devo ammetterlo, sono caduta nella trappola del "regalo facile e senza tanti sbatti", ma l'ho fatto tempo fa, quando se ne sentiva parlare per le prime volte.
Inizialmente credevo fosse una buona idea ma usufruendone ho capito che l'unico vantaggio che poteva avere una soluzione di questo tipo, e cioè toglierti la fatica di cercare la struttura giusta, non è poi così un vantaggio.
A parte il fatto che a me piace l'organizzazione fai da te, il poter scegliere agilmente tra una rosa di strutture proposte è solo apparenza.
Ammetto le mie colpe, non sono certo quella che appena le regalano il cofanetto si mette a chiamare tutte le strutture alla ricerca di quella che ha la disponibilità nel periodo migliore per me, possibilmente nel week-end visto che sai com'è, anche io lavoro durante la settimana.
Questa volta forse ho aspettato troppo, quasi quasi la facevo scadere e quindi io e moroso ci siamo limitati a farci andar bene l'unica struttura che si è data per disponibile.
Fatto sta che sia per esperienza, che per sentito dire, mi sento di poter affermare che in realtà questi cofanetti sono un pò uno specchietto per le allodole.
Primo perchè nel week-end è difficilissimo trovare disponibilità, a meno che appunto uno non si metta a chiamare come un matto fin da subito e prenoti con mesi di anticipo. No in piena estate e pieno inverno perchè è alta stagione, no durante le festività, no il venerdì e il sabato, al massimo la domenica e il lunedì. 
Ovviamente quando si telefona per chiedere disponibilità bisogna omettere di avere un coupon, altrimenti ho come la sensazione che tendano a rimbalzarti!
A conti fatti si fa meno fatica a cercare l'hotel da soli, visto il giro di mail e chiamate che comunque t'aspettano.
Fatto sta che il primo week-end di aprile saremo all'Hotel Conca Verde, in provincia di Brescia. A giudicare dalle foto, non potremo fare che rilassarci. 


Fortunatamente l'hotel ospita anche famiglie con cani di piccola taglia, almeno ci portiamo dietro la nostra belva e le facciamo cambiare un pò aria!
Ho dato un'occhiata al sito dell'hotel e devo ammettere che sono curiosa di vedere le piramidi d'erosione e il bosco degli gnomi. Saranno davvero come descritti?
Sicuramente avrò modo di proseguire il racconto della mia esperienza con il cofanetto Emozione3 di ritorno dal nostro week-end, sia qui che su Dog Trip!


domenica 17 marzo 2013

Il Mercado de San Miguel a Madrid. Una cena alternativa



Se capitate a Madrid e non avete voglia di dedicarvi alla solita impegnativa cena classica al ristorante, eccovi una valida alternativa da prendere in considerazione: il mercato di San Miguel.
Questo mercato al coperto si trova nelle vicinanze di Plaza Mayor ed è un mix di profumi e colori che risvegliano dal torpore del freddo di una notte di febbraio. Ovviamente, andarci quando fa un pò più caldo, è forse più appropriato e l'atmosfera è ancora più suggestiva, ma chi decide di visitare Madrid in questo periodo non deve lasciarsi scoraggiare, all'interno, vengono accesi i riscaldamenti a fungo. 
La clientela è composta sia  da turisti incuriositi  che da popolazione locale che fa aperitivo con le famose tapas. Qui si possono trovare svariati generi alimentari: dai bocadillos con il famosissimo jamon iberico, al pesce fresco con tanto di ostriche; dalle empanadillas alle tapas; dalla frutta al dolce.
Ovviamente il tutto accompagnato da un buon bicchiere di sangria o una pinta di cerveza, per brindare in allegria alla fine della giornata. Tutt'intorno, sono posizionati tavolini dove è possibile appoggiarsi per gustare la propria cena in compagnia.




Inutile dire che a Madrid la movida è assicurata, anche nel caso in cui si parlasse di un triste lunedì sera senza pretese.

UN PO' DI STORIA

Dove adesso erge imponente il Mercado di San Miguel prima c’era una parrocchia che fu distrutta in un incendio nel 1790. Si decise quindi di demolirla e dedicare il suolo alle attività commerciali. L’edificio in ferro che possiamo ammirare oggi, fu costruito nel 1913, in stile parigino, infatti si tratta dell’unico esempio di architettura di ferro di Madrid. Con gli anni il Mercado di San Miguel andò incontro ad una importante decadenza, ma grazie ai fondi della Comunità Europea nel '99 si poté ridare alla struttura il suo aspetto originario. Attualmente, da un mercato qualsiasi, San Miguel si è trasformato in un posto radical-chic dove prendere un aperitivo, bere una birra, o fare la spesa.

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