31 marzo, ore 20.30 tutti a luci spente per un'ora. L'accendiamo?!
Perchè?
Perchè è l'Ora della Terra. Eart Hour, grande evento di portata globale, il più grande organizzato dal WWF che ripropone l'edizione del 2012 dopo il successo dello scorso anno. Questi i dati del 2011: coinvolgimento di 2 miliardi di persone, 5.200 città, centinaia di imprese ed organizzazioni in oltre 135 nazioni.
Perchè è l'Ora della Terra. Eart Hour, grande evento di portata globale, il più grande organizzato dal WWF che ripropone l'edizione del 2012 dopo il successo dello scorso anno. Questi i dati del 2011: coinvolgimento di 2 miliardi di persone, 5.200 città, centinaia di imprese ed organizzazioni in oltre 135 nazioni.
L'onda dell'Ora della Terra è travolgente e soprattutto eco sostenibile. Una vera e propria mobilitazione collettiva nata nel 2007 contro il cambiamento climatico globale.
Il timido inzio avviene a Sidney, in Australia per poi assumere durante le edizioni successive proporzioni abominevoli.
Il WWF lancia anche in italia la Eart Hour Challenge, la sfida internazionale che premia le buone pratiche avviate dalle città per dare una svolta sostenibile al proprio futuro. Partendo dalla decarbonizzazione, in tema di aria, acqua, energia, cibo e consumi, rifiuti, biodiversità, consumo di suolo, abitazioni e trasporti, e con un occhio di riguardo al coinvolgimento dei cittadini e alle politiche integrate, in cui le singole azioni sono coordinate da una visione organica e complessiva.
Per creare un virtuoso effetto a catena a tutti i livelli della società, il WWF sta consegnando a centinaia di Comuni, grandi e piccoli, uno speciale kit per la sostenibilità urbana con le 10 azioni per “REINVENTARE LE CITTA’”, dal risparmio energetico alla mobilità sostenibile, dalla gestione dei rifiuti alla tutela della biodiversità urbana, dalla riduzione del consumo di suolo alla produzione di cibo a chilometri zero; e le “URBAN SOLUTIONS” che nel mondo già funzionano, come a Friburgo (Germania), dove il 50% degli spostamenti avviene a piedi o in bicicletta, Rizhao (Cina) che sta guidando il passaggio verso l’energia solare attraverso l’installazione di pannelli solari su tutti i nuovi edifici o l’Avana (Cuba) che fornisce più del 40% del consumo cittadino di verdure attraverso agricoltura urbana.
Partecipare all’iniziativa è molto semplice: basta spegnere le luci per un’ora.
Segnatevelo in agenda: 31 marzo dalle 20.30 alle 21.30, possiamo fare a meno della luce!
Io lo faccio di sicuro e voi?
Nessun commento:
Posta un commento