"Tradizione" vuole che le boutiques più griffate della city alzino la musica, addobbino i loro locali a festa con annessa zona bar per distribuire free drink e tanti, tanti gadget alla clientela con lo scopo di far ammirare, nel frattempo, i capi esposti (alcuni dei quali creati appositamente in versione limitata per l'occasione). Un vero e proprio fashion party a sfondo benefico insomma.
Questa è la teoria, quella che inganna e che attira le vittime nella tana del lupo..soprattutto se fashion addicted.
La realtà è un'altra...forse solo la MIA realtà:
In pratica arrivo in Cadorna verso le 20, bella "pimpante" dopo una giornata di lavoro. Per dire il vero, il panorama che fa da cornice all'evento è strabiliante e contrasta con le dicerie di chi vuole Milano grigia per forza. Vedere per credere:
Aspetto il mio compagno di sventura e ci dirigiamo a piedi verso l'arteria pulsante della moda. Le strade sono ancora praticabili: sorrido perchè non ci speravo..ma per poco.
Il Duomo offre gli effetti speciali tipici di una piazza importante e troviamo anche chi lo costeggia a modo suo, ovvero su una bianchissima limousine dalla quale esce musica assordante. Auguri alla futura, un pò brilla sposa.
Decidiamo di rischiarcela subito e senza pensarci, prendendo un gran respiro, ci inoltriamo nei meandri di Montenapoleone:
Ovviamente tutti i negozi aperti espongono il cartellino appositamente creato per la VFNO, come se non fosse già chiaro dagli spazi adibiti a Disco e dai bicchieri che strabordano dai cestini posti ai lati delle strade
Una volta dentro, ci accorgiamo che c'è gente di tutti i tipi: veri seguaci della moda e pessimi simulatori, ragazzine mal svestite che di fashion non hanno nulla e soprattutto gente e gente che si accalca nei negozi tra i più lussuosi, quasi attentando alla vita del prossimo per riuscire a procurarsi un mezzo cocktail gratuito. Ovviamente noi siamo fra questi!
La domanda che sorge spontanea è: chi davvero si concentra su di un capo di alta moda in eventi di questo genere?
Due le risposte possibili:
1) Loro (Special Guest della serata che non sono riuscite a sfuggire al mio speedy obbiettivo), che per ovvi motivi possono permettersi di comprarli senza neanche provarli
Federica Panicucci
Raffaella Fico2) Neanche loro, perchè ovviamente erano lì solo per rimediare qualche servizio fotografico ( a cui ho pensato io!!)
La VFNO, come tutti gli eventi di questo tipo, ha più valore di facciata e mira a coinvolgere per una notte nel ristretto mondo della moda anche chi per svariati motivi non se lo può permettere.
E' elettrizzante pensare che ben 17 paesi del mondo, anche i più tormentati dalla politica, dalle strette dell'economia, dalle guerre e disastri naturali, vi aderiscano...qualcosa di buono deve pur esserci. Qualcosa che io, forse per ignoranza, stento a capire.
Piedi doloranti, spintoni, strattonamenti, e nervi a fior di pelle per la lentezza con la quale si procedeva per le strade a parte, siamo riusciti a vedere anche qualcosa di carino.
Mi ero creata una specie di mappa con le varie tappe da effettuare con ciò che più mi interessava, mappa che ovviamente è stata al posto suo nella mia borsa senza essere scomodata, per mancanza di voglia e di spazio vitale per gesticolare. Non ho visto ciò che avrei voluto vedere, malgrado questo ho notato delle esposizioni di vetrina originali e pittoresche
Il minimo che potevano offrire, ripenso dopo aver dato un'occhiata alle vetrine d'esposizione delle Writers Edition. Chiamarle penne è riduttivo, ma effettivamente lo sono, anche se meravigliosamente create e dedicate in quest'edizione limitata a importanti scrittori come: Hemingway, Agatha Christie, Oscar Wilde, Voltaire, Charles Dickens, Carlo Collodi e via dicendo. Particolarissime edizioni, c'è da crederci anche focalizzandosi su quei numerini dorati riportati proprio a lato del prodotto: il prezzo! La meno costosa sfiora i mille euro.
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