Cosa fate la sera di giovedì 16 febbraio?
Se la vostra risposta è niente, oppure non so, potreste optare per venire insieme a noi in Marocco.
No, non correte a fare il biglietto aereo, non vi serve. Arrivare è molto più semplice e vi spiego perché.
In occasione del fuori Bit, Milano si tinge dei toni più svariati del mondo. In particolare le vie suggestive di Brera, si trasformeranno in uno stupendo angolo di Marocco. Percorrendo le stradine del cuore della city, sarà possibile fare un tuffo fra le suggestioni popolari, fra danze e ritmi Gnaoua che rimandano ai vicoli rossi di Marrakech, alla medina ocra di Fès, all'oro del deserto che si getta nell'oceano atlantico.
In special modo, il palcoscenico marocchino riguarderà la boutique di moda Marina Nesta in via dell'Orso 12, che dalle 19 alle 22 sarà allestita con una mostra fotografica degli scatti più suggestivi realizzati da Davide Squeo durante il suo ultimo viaggio in Marocco.
La Storia di Gnaoua
...è una storia di schiavi deportati dai paesi dell’Africa occidentale sub sahariana che ormai da 600 anni risiedono in Marocco senza mai aver abbandonato la loro spiritualità ancestrale che, tra influssi dell’esoterismo islamico e dei riti dell’Africa nera, si è espressa al meglio nel culto della musica. Le melodie gnaoua sono quindi riti iniziatici, momenti terapeutici di una liturgia che riproduce la genesi dell’universo attraverso la rievocazione di sette divinità originarie. I ritmi sincopati dalle radici africane - che sono stati creati per indurre lo stato di trance - sono oggi i protagonisti di uno dei più importanti festival del Marocco, il “Festival Gnawa et Musiques du Monde” che ogni anno attira ad Essaouira a fine giugno visitatori da tutto il mondo.
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