Se dovessi utilizzare tre parole chiave per descrivere il week end che ho appena passato in Piemonte, nelle Langhe e nel Roero grazie al blog trip organizzato da Italy Different, utilizzerei proprio queste: terra, gusto e cultura.
Scontatissima vero? Fatevi un giro da quelle parti, poi vi attendo al varco per il responso. A volte la semplicità porta con sè più sorprese di quelle che in realtà ci si aspetta.
Vi ho lasciato nel precedente post con il nostro mini pullmino che sfreccia per le strade piemontesi. In tutta fretta lascia alle sue spalle, e noi con lui, il traffico di un venerdì a Torino per dirigersi sulle vie meno congestionate dei paesi adiacenti. Il paesaggio cambia incredibilmente colore e passa dal grigio città al verde campagna, con un numero esiguo di casette qua e là che solo a guardarle ti mettono tranquillità. Su di me, milanese d'hoc, hanno immediatamente effetto Lexotan (per chi non sapesse di cosa sto parlando: non preoccupatevi è normale, non siete di Milano, siete gente sana).
Con ritrovata calma interiore scatto qualche foto e solo allora mi accorgo che il cielo è diventato arancione.
Raggiungiamo l'Agriturismo Cà San Ponzio (recensito QUI) nel Comune di Barolo, patria del Re dei vini, dove ad attenderci ci sono i proprietari che cordiali e premurosi ci consegnano le chiavi per poterci sistemare nelle camere.
E' quì che abbiamo incontrato per la prima volta Elisa, la referente dell'Ente del Turismo Langhe e Roero, nonchè nostra personalissima e affidabilissima guida che ci accompagnerà, più come un'amica che come un' "addetta ai lavori" durante la nostra permanenza in loco.
Originaria del Roero, Elisa parla della sua terra e dei dintorni con passione. Ogni minimo dettaglio è parte delle sua storia, non di quella studiata a scuola, o sui libri di geografia. Questo è importante per renderci più semplice la comprensione di un territorio che per la sua bellezza non fa fatica ad essere amato ma che va compreso in tutte le sue mille sfaccettature.
In questo periodo i vigneti sono spogli e gli scheletri delle vigne con i loro filari rendono comunque unicamente suggestivo un paesaggio che con l'arrivo della primavera cambierà volto per poi cambiarlo ancora all'arrivo dell'estate e ancora, ancora, ancora con il passare dei giorni e delle stagioni. Ogni singola vigna produce una tipologia di vino diverso grazie al clima, alla posizione, all'esposizione solare e molto altro.
Il Roero si estende sulla sponda sinistra del Tanaro, fiume che divide rispettivamente i due territori, e si manifesta in tutta la sua naturale rigogliosità, creando un meraviglioso contrasto con l'aspetto più "pettinato" dei vigneti delle Langhe.
Tra un racconto e l'altro raggiungiamo senza accorgercene il centro di Priocca, piccolo paesino che conta poco più di 1000 abitanti, in provincia di Cuneo. Ad accoglierci calorosamente, la famiglia Cordero, proprietaria del Ristorante Il Centro ( recensito QUI) che ci proietta per la prima volta in una realtà che ci accompagnerà per tutto il week end: buon cibo, vino di qualità e calore umano.
A breve, il proseguimento del racconto...
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