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giovedì 27 dicembre 2012

Escursione a Malindi. Visita all'orfanotrofio, alla fabbrica del legno e al mercato

La visita all'orfanotrofio di Malindi, ai lavoratori della fabbrica del legno,al mercato, sono solo alcuni dei tanti luoghi da visitare a Malindi. L'ideale è partire consapevoli di essere solo dei turisti, approcciandosi alla gente del luogo con rispetto per le usanze e le differenze culturali.

Malindi ti entra dentro nelle viscere e, davvero, fatica ad uscirti. E' questo il posto in cui mi sono sentita tristemente e fortemente turista. Il posto dove decine di bambini ti seguono scalzi chiedendoti soldi per comprare un pallone. 
Quei piccoli adulti hanno gli occhi che parlano e che raccontano le loro storie, come a giustificare l'insistenza che li porta a seguirti per ogni strada della città. Camminano scalzi e ti tendono le mani da sotto i finestrini del pullmino per riuscire ad accaparrare qualcosa. 
Malindi è caotica e polverosa ma al tempo stessa ricca dei colori dei vestiti delle donne che si riversano nei mercati. Sulle loro teste, in perfetto equilibrio, portano catini ricolmi di panni e chissà cos'altro.
Gli edifici sono diroccati e sporchi, i negozi bui e malconci, le strade sono affollate di gente che tappezza i marciapiedi con la propria merce. 




La gita a Malindi, nel nostro caso, è compresa nel pacchetto escursioni con il quale abbiamo effettuato safari. Partiamo alle 14.30 di un caldissimo pomeriggio e arriviamo circa 40 minuti dopo, percorrendo strade sterrate che passano dai villaggi con casupole costruite con terra e sterco di mucca e le caprette che attraversano la strada liberamente. 
Per prima cosa, facciamo visita alla fabbrica del legno. Percorriamo questi lunghi corridoi all'aperto che grazie a delle tettoie sono diventati postazione per i lavoratori del legno che, seduti a terra, scolpiscono, levigano e colorano tante tipologie di questo prezioso materiale. Alla fine del giro veniamo condotti nel market, dove è possibile e ovviamente consigliabile comprare qualcosa. Interessante è notare come ogni oggetto, oltre al prezzo, porti il numero assegnato alla persona che lo ha prodotto. All'uscita della fabbrica notiamo un ragazzino che ci chiede dei soldi per comprare un pallone e che da quel momento in avanti ci seguirà per tutto il tragitto. 

fabbrica del legno
Seconda tappa è l'orfanotrofio di Malindi, una struttura piuttosto malconcia e arrugginita. Prima di arrivare, ci fermiamo a comprare riso, farina, legumi, biscotti e altri generi alimentari da lasciare ai bambini che vivono all'interno.

Orfanotrofio di Malindi
Bambini all'esterno dell'orfanotrofio
Una volta dentro, è impossibile non notare la povertà e la desolazione di questo posto. Se non altro, i bambini sembrano essere sorridenti. C'è davvero tanta gente bisognosa, sia dentro che al di fuori di questa struttura e sentendoli cantare " Fra martino campanaro", obbedienti e ben istruiti per i turisti che fanno visita, fa davvero accapponare la pelle.


la camera dei bambini dell'orfanotrofio
Riprendiamo il pullman per dirigerci al mercato di Malindi e notiamo che il solito ragazzino corre come un razzo a piedi nudi nelle sterpaglie e sui sassi cocenti per non perderci di vista. Quando gli allunghiamo un pacchetto di biscotti lo mette in tasca ma continua a chiederci soldi e camminando assieme a noi ci confida che il suo sogno è quello di diventare guida turistica "proprio come Timoty" afferma guardando con fare solenne il nostro accompagnatore.



Le bambine sono solitamente meno insistenti, sorridono curiose e imbarazzate dagli scatti della macchina fotografica. Giocano a sfuggire ai flash e si nascondono dietro porte di case diroccate.


Torniamo al villaggio quando ormai è buio, Malindi diventa sempre più affollata con il calare del sole. Ripercorriamo la strada sterrata con il nostro pullman e notiamo che le strade ora sono sgombere e totalmente buie. I fanali illuminano, ogni tanto, qualche persona che cammina ai bordi dei viali e all'interno delle casupole, brillano indisturbate le uniche luci delle candele degli abitanti delle tribù.

Visualizza l'album fotografico completo QUI


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