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venerdì 4 novembre 2011

Il tragico viaggio del destino di Ernest Sarang, sopravvissuto allo Tsunami e morto annegato nello scantinato di casa

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È lo spaventoso viaggio percorso dal destino, quello di cui voglio parlarvi oggi. Uno dei pochi tragitti che non possiamo decidere, che talvolta ci sconvolge e ci rende vulnerabili. Quello che dobbiamo percorrere su una strada che ci viene indicata man mano, che il più delle volte non ci è dato cambiare, in discesa o irta che sia.

In esclusiva su panorama.it e di rimando su tgcom, spicca fra politica, cronaca nera e notizie più effimere come quelle riguardanti la nuova edizione del Gf, la triste e incredibile storia di Ernest Sarang.
Ernest: 32 anni, cingalese e residente in Italia è morto in questi giorni a causa dell’alluvione che ha colpito il quartiere romano in cui ormai abitava da sette anni con la moglie e la figlia di soli tre mesi.
La moglie, rimasta sola con la piccola Cristina, è stata chiamata per riconoscere il corpo del suo uomo dopo giorni dal ritrovamento del cadavere. “Prima non era stato possibile, il corpo era troppo gonfio. Ci hanno messo cinque ore a tirarlo fuori dall’acqua” dichiara Neville Joe Perera, il parroco che segue la comunità cingalese della zona.

La cosa più assurda, oltre al fatto di aver lasciato moglie e figlia in modo così prematuro, è che Ernest Sarang è uno dei pochi sopravvissuti allo tsunami che nel 2004 si è abbattuto sulla sua terra d’origine, lo Sri lanka.

Quando vide arrivare l’onda – racconta ancora padre Neville – scappò in bicicletta. Ernest era un grande nuotatore, nato vicino al mare, abitava a nemmeno 50 metri dal mare”.
Ernest era venuto in Italia per costruirsi un futuro e ce l’aveva praticamente fatta: un papà orgoglioso della sua piccola, un marito affettuoso, un bravo cuoco e una persona lodevole per i suoi sacrifici. Ernest, infatti, viveva con la sua famiglia in uno scantinato di 60 metri quadri insieme ad altre 7 persone pagando 475 euro al mese.
Era arrivato in Italia da Colombo, Ernest, fuggendo dalla grande onda ed  incappando poi nel suo stesso destino che anni dopo non si è mostrato più gentile con lui. 
Destino che l’ha preso alle spalle, in un luogo dove ognuno di noi si sente al sicuro. La propria casa.


Ernest Sarang


La moglie di Ernest Sarang con la piccola Cristina

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