Ho rischiato e parecchio.
Dopotutto ve l’avevo accennato, sarebbe stato un vero e proprio Reality.
Solo adesso, dopo parecchie ore dal tanto atteso evento posso dirlo: Diquà&Dilà c’era.
E allora partiamo con un personale resoconto che per comodità ho deciso di dividere in più capitoli, come testimonianza a più sfaccettature di questo affaccendato week end in quel di Roma
Mi fai incazzare Ryanair
Io viaggio low cost perché sono squattrinata, lo ammetto. Questa è la prima motivazione che mi porta a spulciare il web in cerca delle occasioni più economiche per pianificare le mie fughe (che è divertentissimo). Secondo, almeno per i viaggi a corto e medio raggio, non me ne può fregare di meno di volare con tutti i comfort, serviti e riveriti. Sarà anche colpa della mia filosofia da viaggiatrice zaino in spalla e via, ma tutte quelle attenzioni mi mettono pure un po’ a disagio.
Però. C’è sempre un però. Un conto è viaggiare low cost, un altro è partire alle 23 del venerdì sera per Roma e scoprire proprio sorvolando sulla capitale, quando il sogno è quasi tangibile e soprattutto quando già mi vedevo riposare sotto le coperte, che né Fiumicino né Ciampino danno il permesso per atterrare e quindi, rullo di tamburi, saremo dirottati sul primo aeroporto disponibile: in altre parole, avanti e’ndrè Bergamo-Roma/ Roma-Bergamo.
Non potete immaginare l’incubo di vederci ancora in quel di Orio al Serio.
Quello che però fa più imbestialire è proprio il fatto che nessuno dei nostri simpatici amici di Ryanair si sia preoccupato di fornirci un minimo di assistenza, di offrirci un annacquato the caldo, oppure istituire una semplice postazione dove un’hostess potesse darci le informazioni basilari. In fondo, la maggior parte di noi ha perso una notte pagata in albergo e soprattutto ha subito un disagio per il fatto di essersi dovuto sistemare alla bene e meglio per terra tra i tanti, ad aspettare le interminabili 5 ore che ci separavano dal prossimo volo (ovviamente con la possibilità che venisse cancellato causa peggioramento meteorologico).
Incredibilmente sono arrivate le 6 di mattina, non sto qui ad annoiarvi raccontandovi come ma immaginatevi le peggio cose, l’aereo è partito e anche atterrato. Non ci credevamo più.
Sotto i nostri occhi una Roma imbiancata, a mio parere neanche tanto (tant’è che la neve si è sciolta del tutto il giorno dopo).
Dopo ben un’ora di meritato “riposo” durante la ormai familiare tratta Bergamo-Roma, via verso l’albergo per una doccia e pronti a dirigerci verso il TBE12.
Stanchi si, ma in fondo…siamo venuti per questo.
Travel Passion?...Travel Blogger
Ho imparato che dietro ai pixel si nascondono le più belle persone.
Far parte del Social Media Team del Travel Blogger Elevator mi ha permesso, oltre a darmi l’input per rimanere sveglia dopo una notte insonne, di scoprire un mondo che fino ad allora avevo sempre apprezzato online. Travel Blogger Elevator ti mette a confronto diretto con le persone e ti “costringe” ad andare al di là dell’opinione che ti fai seguendo un blog. Ad ogni logo, ogni immagine impari ad associare un volto, delle idee, le peculiarità di ogni persona. E' bello sentire voci tremanti di chi ha avuto il coraggio di esporsi per la prima volta e dire la sua.
Il primo viaggio che il TBE ci ha fatto compiere è quello alla scoperta delle più svariate personalità. Perché in fondo è quello che ognuno di noi ama fare viaggiando, scoprire oltre ai luoghi le persone, e solo in un secondo tempo riproporli tramite parole, racconti, pixel, ad altre persone che come noi vogliono solo re imparare a sognare.
Il primo viaggio che il TBE ci ha fatto compiere è quello alla scoperta delle più svariate personalità. Perché in fondo è quello che ognuno di noi ama fare viaggiando, scoprire oltre ai luoghi le persone, e solo in un secondo tempo riproporli tramite parole, racconti, pixel, ad altre persone che come noi vogliono solo re imparare a sognare.
Se è vero che i Travel blogger non esistono, noi come persone che amano viaggiare e riproporre sensazioni, esistiamo eccome. Ne sa qualcosa chi, nell’organizzare questo evento ci ha messo il cuore. Non voglio più di tanto entrare nel merito della questione riguardante la scomparsa imminente dei Travel Blogger, dopotutto questa dichiarazione ha la stessa valenza della profezia Maya :)…(nel caso in cui questa si avverasse non saremmo, quindi, i soli a scomparire..).
Più che altro perderei qualche riga per pormi una domanda abbastanza curiosa: ammesso e concesso che i blog vadano col tempo a morire, lasciando spazio all’esperienza dell’utente diretto, a noi non resterebbe che continuare a viaggiare (oh, che magra consolazione!). Quale sarebbe, invece, il triste destino dei furbetti che per esprimere il loro punto di vista (o svista che dir si voglia) con scaltrezza si intrufolano in eventi che non esistono, organizzati da blogger che non esistono?
Forse la risposta non esiste.
Sorvolando, non mi rimane che augurarmi, come è trapelato dalle dichiarazioni in chiusura d’evento, che la seconda edizione del TBE venga presto organizzata. Sono sicura che questa occasione d’incontro possa divenire grande e ancor più ricca di contenuti.
Mi sono accorta, tweetando a più non posso, con le dita fumanti e il cervello che produceva hashtag e collegamenti fra social, che la sala del Best Western Hotel Royal Santina esplodeva di idee. Alla faccia dei giovani bamboccioni!
Spero in questi giorni, di riuscire a soffermarmi con più calma sulle varie presentazioni che credo verranno messe online dai vari blogger.
Ancora un grazie speciale agli organizzatori del primo splendido Travel Blogger Elevator Michele Aggiato, Alessio Carciofi e Federica Piersimoni. Un abbraccio grande ai miei compagni del Social Media Team Nicola, Cristiano, Costanza e Daniela: senza di voi non sarebbe stato lo stesso.
TBE: Rifacciamolo subito.
A breve il mio reportage fotografico e prossimamente il racconto di Rome Blitz Tour
Ah...mi ero dimenticata, sono molto grata a:
- Michele Aggiato che mi ha tenuta in considerazione con il suo Post :) Una doccia e si inizia
- Thelma che mi ha inserito quì Travel Blogger Elevator
- e perché no..anche le critiche costruttive di Drink Pop- Michele Aggiato con il suo post Grazie
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