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giovedì 3 maggio 2012

D&D Recensioni: UN ANNO IN PROVENZA - Peter Mayle

Recensione: Federica Giugni

Nell’attesa delle vacanze estive e quindi della possibilità di percorrere davvero chilometri e chilometri lungo la costa francese, ci immergiamo tra le pagine di questo libro, con la speranza di percorrerli almeno con l’immaginazione.

Un libro per chi ama leggere, assaporare e viaggiare.
Il protagonista di questo racconto, che potrebbe essere considerato una sorta di diario di viaggio, e’ proprio Peter Mayle, il quale dopo quindici anni di duro e frenetico lavoro nel mondo della pubblicità in una città grigia e caotica come Londra, decide di cambiare vita.


La sua nuova vita lo vede protagonista, con la moglie e due cani, nella bella Provenza dopo aver acquistato una fattoria da ristrutturare, della quale s’innamora in un freddo pomeriggio di vacanza di Gennaio.

Era situata sopra la strada che corre fra i due medievali villaggi collinari Ménerbes
e Bonnieux, alla fine di uno sconnesso sentiero fiancheggiato da vigneti e ciliegi”. Era un mas, cioe’ una fattoria, costruita con pietre del luogo, a cui duecento anni di vento e sole avevano conferito un colore tra il miele e il grigio chiaro.

Dopo tutto lo stress subito durante gli anni di lavoro, Peter sogna una vita rilassata, da dedicare a lunghe passeggiate e alle sue piu’ grandi passioni, mangiare e scrivere. E quale posto migliore se non la profumata Provenza?
Anche se i suoi progetti sono tra i migliori, non tutto va come previsto: da vero inglese si trova ad affrontare una realta’ ai suoi occhi troppo bizzarra e sorprendente, ed i lavori di ristrutturazione procedono lentamente a causa di operai che, piu’ che ordinare, mettono a soqquadro tutto e scompaiono improvvisamente lasciando i lavori incompleti.
Ma Mayle abbandonera’ presto le sue ritrosie nei confronti di questo nuovo mondo e si immergera’ totalmente nei ritmi della Provenza e degli stravaganti personaggi che incontra durante il percorso: dall’idraulico Menicucci, appassionato di clarinetto, al cacciatore Massot, che non vede di buon occhio i tedeschi, al vicino Faustin, il quale lo coinvolgera’ in un’impresa vinicola.
Libero da pensieri negativi Mayle ci guida e ci fa sognare attraverso i sapori della cucina francese, i delicati vini del Sud della Francia, i caratteristici mercatini di paese, descritti con molto cura, le feste, le abitudini tipiche e i continui mutamenti di stagione che rendono i paesaggi cosi’ diversi ma affascinanti.
Attraverso lo sguardo da straniero, cosi’ colorito e sincero, Mayle riesce a farci sentire come a casa nostra.

“C’era stata un’altra giornata afosa e opprimente e il paesino odorava di caldo, di
asfalto surriscaldato, di ghiaia bruciante e di rosmarino messo a seccare.
E di gente!".

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