Fontanafredda l'abbiamo raggiunta con il nostro pullmino, al culmine di
una giornata uggiosa, come non se ne vedevano da un pò. Sui colli langaroli,
anche la nebbia.
L'impatto è comunque stravolgente. Entrando, ci si trova catapultati in
un luogo pregno di storia. Quella storia che si è creata dietro alla scia delle
gesta di Re Vittorio Emanuele II di Savoia, ultimo Re di Sardegna e primo
d'Italia.
Mi colpisconono, tra l'altro, le vicende "amorose" del
"Padre della Patria". Prima amante e poi finalmente marito della
bella Rosina, che lo viziava permettendogli di tenere in camera con sè, i suoi
cani da caccia.
Avendo avuto la fortuna di entrare nelle loro più intime stanze,
conservate ancora perfettamente con molti oggetti originali, la maestosità
della vita di corte ci invade e ci lascia addosso la giusta percezione del
tempo che corre e non si ferma.
Neanche io posso, o forse non voglio, addentrarmi in tutti i dettagli che
hanno reso unica una visita del genere.
Basti pensare che le cantine di Fontanafredda, un tempo adibite a
stalla, sono quelle con i più lunghi corridoi di Europa. Al loro interno,
vengono depositate delle enormi botti in cui il vino riposa per anni.
Non mi perdo inutilmente in descrizioni che potrebbero fuorviare dalla
realtà e lascio spazio alle foto che parlano per me. Guardate quì.
Le otto di sera arrivano presto se si è intenti a visitare quelle che
furono le mura del Re e, udite udite..anche lo strettissimo e buio cunicolo che
egli aveva fatto scavare per raggiungere le sue amanti senza farsi accorgere
dalla moglie. Un'altra curiosità che mi ha colpita, riguarda l'enorme bilancia
che un tempo serviva a Vittorio Emanuele II e ai suoi amici che si radunavano
nella tenuta e per una settimana non facevano altro che mangiare. Al termine
dei giorni, ognuno di loro si pesava e il vincitore era colui che aveva preso
più kg.
Tempi d'oro, penso io, buttando l'occhio ad un fedele ritratto della
Rosina, che un tempo incarnava una delle bellezze più rare.
Finite le visite, ci dirigiamo verso il ristorante (che poi è situato
all'interno della Villa Contessa Rosa). Ai fornelli ci aspetta lo Chef Paolo Livorno, per una
dimostrazione di cooking show. La cucina è disposta ad isola, a lato dei tavoli
impeccabilmente apparecchiati e sui quali mangeremo. Il camino è già acceso e
l’anatra rosola sul fuoco.
Paolo ci guiderà nella preparazione di un antipasto e di un dolce che
entrambi assaggeremo fra le mille portate che verrano servite.
Durante la cena, passata allo stesso tavolo dello Chef Ugo Alciati,
abbiamo avuto anche modo di assistere involontariamente ad una carinissima
proposta di fidanzamento (che forse voleva essere un pò più riservata) e di
scoprire le annate migliori del Barolo.
Per il resto di questa strepitosa giornata, parola alle immagini.
Maggiori Info:
12050 Serralunga d'Alba (CN) Italia
Tel. 0173.626.111
info@fontanafredda.it
Maggiori Info:
Fontanafredda Srl
Sede legale: Via Alba, 1512050 Serralunga d'Alba (CN) Italia
Tel. 0173.626.111
info@fontanafredda.it
Il Re e la sua Rosina |
Le cantine di Fontanafredda |
Gli stretti cunicoli del castello |
Bel post!
RispondiEliminaBevo spesso prodotti Fontanafredda per le cene di famiglia... buonissimi!
Grazie! Il loro vino è davvero molto buono! ;)
RispondiElimina