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martedì 22 novembre 2011

D&D Recensioni: Stati Uniti D'Aspirina

Elizabeth Everwood torna sulla scena del crimine. Stavolta, però, non ci sarà nessun assassino. Nessuno strano caso da risolvere. Nessuna traccia di sangue, nessuna impronta. Solo una miriade di concitati eventi, suicidi misteriosi e coincidenze allarmanti. Trasferita nella lontana e sconosciuta Seattle, perso ogni contatto con la sua vecchia Baltimore, Betty dovrà cavarsela da sola. Sola, contro tutti. Sola, fino a perdere sé stessa. Fino a credersi pazza e lasciare tutto. Tutto, in cerca di una soluzione che sembrerà non arrivare mai.


La copertina del libro
Ieri sera sono stata a Palazzolo milanese, in un piccolo caffè, per la precisione il Chiacchiere&Caffè.
Mi ci sono trovata soprattutto per la mia passione per i libri, su invito di un amico che mi ha consigliato di partecipare alla presentazione dell'uscita del terzo libro di questo autore di cui andrò a parlarvi.
Su incarico della redazione del giornale per cui lavoro, ho presenziato all'evento per scrivere un pezzo. Morale della favola, sono tornata a casa col mio articolo in testa, più tanti pensieri che faticosamente mi hanno abbandonato solamente per dar tregua alla mia stanchezza (ripresentandosi, come previsto, dopo 7 ore).
L'autore è un giovane ventiquattrenne, Ivano Mingotti, della provincia di Milano che a soli 20 anni ha pubblicato il suo primo libro.
Reduce da tre romanzi, tra i quali Stati Uniti d'Aspirina - il secondo della quadrilogia Tetragonos - Ivano non si accontenta e al contempo studia e lavora.
Chiacchierando con lui mi sono accorta di quanto i suoi pensieri viaggino alla velocità della luce. Come lui stesso racconta, per non perdere l'ispirazione, usa appuntarsi su cellulare le frasi che andranno in qualche modo a comporre i suoi romanzi. Passa le serate e le pause lavorative scrivendo.
Non gli ho chiesto se e di cosa si nutra.
Prima di assistere alla presentazione del libro, avevo già avuto un "assaggio" dello stile di Ivano (ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima).
A mio modesto parere personale, uno stile pulito, conciso e allo stesso tempo dai dettagli "penetranti".
A dirla proprio tutta, inizialmente, ho un pò faticato ad abituarmi ai periodi brevi che caratterizzano questo thriller. Poi, immergendomi completamente nel racconto, ho capito che in Stati Uniti d'Aspirina non c'è bisogno di perdersi in elaborate descrizioni, l'ingegno e la capacità dell'autore riescono nell'intento di creare personaggi e situazioni che il lettore può facilmente idealizzare e fare propri.
Quando un libro piace è sempre difficile staccarsene per ritornare alla realtà. Si vorrebbe vivere in quei posti, con quelle persone. Passeggiare per le loro stesse strade e entrare nelle loro case. (anche se nel caso di questo Thriller forse è meglio lasciar perdere!!)

In questo caso, ci si consola aspettando l'uscita dell'ultimo volume della quadrilogia.

Nel frattempo posso leggere gli altri volumi di Ivano Mingotti:

- Storia di un boia, 2009 Kimerik editore
- Solo gli Occhi, 2010 Kimerik editore







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