Proseguiamo insieme nel viaggio nella provincia di Verona, seconda tappa: la celeberrima Valpolicella!
Molti di voi sapranno già di che zona si tratta, se non altro per il suo vino simbolo, l’Amarone. La Valpolicella è composta da numerose colline a nord-ovest di Verona e la sua zona Classica è la parte più storica, quella dove nascono eccellenti vini rossi. Pedemonte di San Pietro in Cariano, paese dove si trova il secondo produttore di vino incontrato, la famiglia Speri, è ubicato al centro di questo territorio.
Ma facciamo un passo indietro.
Finita la visita nel Soave i morsi della fame hanno iniziato a farsi sentire e per placare i nostri stomaci avvinazzati, io e la mia amica, abbiamo deciso di fermarci a mettere qualcosa di buono sotto i denti. Secondo voi, un enomaniaco come il sottoscritto dove potrà mai essere andato a rifocillarsi? Naturalmente all’Enoteca della Valpolicella nel piccolo borgo di Fumane.
Oltre ad una sbalorditiva lista dei vini che raggruppa tutti, e sottolineo tutti, i maggiori produttori di vino di questa zona il ristorante dell’enoteca offre deliziosi manicaretti prodotti con quello che la terra e gli artigiani dell’agroalimentare veneti ci possono offrire: soppressa vicentina, radicchio rosso di Treviso, formaggio Monte Veronese e un meraviglioso risotto al broccolo fiolaro di Creazzo, una rarità che cresce solo in questo paesino del vicentino, leggete la sua storia nel sito internet ad esso dedicato (ilbroccolofiolaro.it), perché solo l’assaggio di questa chicca merita la sosta all’Enoteca.
Dopo il lauto pranzo eccoci in viaggio verso Pedemonte spaziando col nostro sguardo su dolci colline e vigneti ancora spogli dei grappoli da cui verranno ricavati i preziosi nettari rossi. Arrivati presso l’Azienda Agricola della famiglia Speri ci accoglie con un grande sorriso la giovane e simpatica Chiara.
Gli Speri sono una famiglia storica della Valpolicella, siamo infatti alla quinta generazione di produttori di vino, hanno quindi tanta esperienza dalla loro parte.
Per fare del buon vino non servono solo esperienza e capacità; la famiglia Speri possiede vigne nei territori più vocati della Valpolicella Classica, i cru Monte Sant’Urbano con terreno vulcanico e calcareo e Monte Sausto di tipo limoso-ghiaioso. Le uve coltivate sono le varietà a bacca rossa tipiche della Valpolicella, Corvina, Rondinella, Corvinone e Molinara, e da ciascun terroir viene prodotto un vino che ne sia portavoce, cercando d’intervenire il meno possibile in vigna con concimi chimici e fitofarmaci; nei prossimi anni infatti i vini Speri otterranno la certificazione biologica.
Sarebbe facile descrivere l’opulenza accompagnata da finezza ed eleganza dell’Amarone della Valpolicella Classico Vigneto Monte Sant’Urbano oppure l’incantevole profumo di confettura di mirtilli, datteri e fichi canditi del Recioto della Valpolicella Classico La Roggia, ottimo con una crostata pere e cioccolato. Tuttavia non sempre si può godere di vini di questo livello, anche per il prezzo non certo “popolare”, ebbene il vino che mi ha colpito maggiormente, anche per l’eccellente rapporto qualità-prezzo è il Valpolicella Classico Superiore Vigneto Sant’Urbano, un Best Buy da 15 euro in enoteca (anche meno se andate direttamente dal produttore). Un bellissimo colore rubino, al naso si librano profumi di ciliegie e prugne mature, tabacco e cacao. Il gusto rivela tannini aggraziati, notevole struttura ed un perfetto equilibrio già in gioventù. Un vero e proprio “Baby-Amarone” da apprezzare coi classici bigoli con l’arna o la pastissada de caval.
Un’ultima riflessione, gli Speri aderiscono al gruppo Famiglie dell’Amarone d’Arte.
Perché è nato questo gruppo di grandi viticoltori della Valpolicella?
Come ben sapete noi italiani siamo bravissimi nel cercare la qualità ma anche a rovinarci con le nostre stesse mani. Oggi l’Amarone, così come altri preziosi tesori dell’enologia, è minacciato da un’eccessiva produzione che non tiene conto delle zone vocate a discapito della qualità, da manovre commerciali discutibili e da frodi che si verificano soprattutto nel mercato estero. I viticoltori che aderiscono a questo gruppo, come scrivono nel loro manifesto, “custodiscono la tradizione di questo grande vino, mettendo a frutto il loro patrimonio di saperi consolidati nel tempo, e ne determinano il successo con l’impegno nella qualità e nell’innovazione”.
Perché è nato questo gruppo di grandi viticoltori della Valpolicella?
Come ben sapete noi italiani siamo bravissimi nel cercare la qualità ma anche a rovinarci con le nostre stesse mani. Oggi l’Amarone, così come altri preziosi tesori dell’enologia, è minacciato da un’eccessiva produzione che non tiene conto delle zone vocate a discapito della qualità, da manovre commerciali discutibili e da frodi che si verificano soprattutto nel mercato estero. I viticoltori che aderiscono a questo gruppo, come scrivono nel loro manifesto, “custodiscono la tradizione di questo grande vino, mettendo a frutto il loro patrimonio di saperi consolidati nel tempo, e ne determinano il successo con l’impegno nella qualità e nell’innovazione”.
Se avete, quindi, in mente di organizzare un romantico weekend con la vostra dolce metà a Verona e siete appassionati come me di enogastronomia, allungate di qualche giorno la vostra permanenza e fate un giretto attraverso le colline che circondano la città di Giulietta e Romeo, potreste innamorarvi anche voi dei suoi ottimi vini!
Testo: Gabriele Merlo
Testo: Gabriele Merlo
Maggiori Info:
Azienda Agricola Fratelli Speri
Via Fontana 14
37029 Pedemonte di San Pietro in Cariano (VR)
Tel.: 0457701154
www.speri.com
info@speri.com
Enoteca della Valpolicella
Via Osan 45
37022 Fumane (VR)
Tel.: 0456839146
www.valpolicella.it
enoteca@valpolicella.it
Nessun commento:
Posta un commento